Migranti, a Lampedusa tensioni contro ipotesi tendopoli

Cittadini in strada a Lampedusa per dire "no" all'ipotesi di costruire una tendopoli sull'isola. Il prefetto rassicura: "Le strutture sono per noi"

Migranti, a Lampedusa tensioni contro ipotesi tendopoli
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La situazione di Lampedusa è grave. I flussi in ingresso risultano essere molto più alti di quelli in uscita e questo mette in crisi il sistema di primissima accoglienza dell'isola. Ma ci sono anche i comportamenti dei migranti a causare tensioni a Lampedusa. Questa mattina, centinaia di migranti, stanchi di aspettare il loro turno per il trasferimento, hanno iniziato a protestare. Non è la prima volta che accade, da giorni si verificano le stesse scene, con volontari e personale allo stremo. Ma ci sono anche le proteste dei cittadini ad agitare l'isola, dopo che si era diffusa la voce della volontà di creare una tendopoli nell'ex base militare Loran.

Diverse decine di isolani, con il vicesindaco della Lega Attilio Lucia, hanno inscenato una manifestazione in strada. "Alla luce di quanto sta succedendo in queste ore, con arrivi massicci di migranti che hanno reso la situazione insostenibile, ribadiamo con forza la richiesta al governo Italiano e all'Unione europea di un rapido intervento per alleggerire la pressione sull'isola e confermiamo che l'unica soluzione è quella di avere navi capienti in rada per trasferimenti rapidi e continuativi", scrive l'amministrazione comunale. La paura è quella che da Roma si stia avviando il processo per la realizzazione di un secondo hotspot ma il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, ha telefonato in vivavoce alla manifestazione per rassicurare gli animi: "Non si tratta della creazione di un nuovo hotspot, che invece è in fase di realizzazione a Porto Empedocle. Lampedusa è stata esclusa totalmente dal prefetto Valerio Valenti e dal prefetto di Agrigento Filippo Romano per la nascita di nuove strutture d'accoglienza".

Queste tende, prosegue il prefetto, "sono per noi. Non abbiamo dove far dormire il personale, abbiamo bisogno quando c'è un fatto di questo genere di molto più personale". Ricifari ha garantito il suo arrivo sull'isola per domattina e un incontro con gli isolani nella piazza della chiesa di San Gerlando. "Non vogliamo gravare su Lampedusa che è già sovraccaricata. Una situazione che pesa anche su di noi".

L'organizzazione del governo è in moto per evitare nuovi afflussi enormi su Lampedusa come nei giorni passati e per questo motivo le navi militari sono state schierate al largo dell'isola per raccogliere i barconi e trasportare i migranti in altri porti, evitando le code al molo e un ulteriore grave sovraccarico. "Vi chiedo di lasciare passare i mezzi perché, teoricamente, quello che avete fatto stamattina è un reato", ha detto ancora il questore, ricevendo fischi e insulti durante la telefonata.

Una reazione che l'ha mandato su tutte le furie: "Se non mi ascoltano, li faccio sgombrare". Quindi, al termine della telefonata del questore, il consiglio per evitare problemi: "Mettetevi sul marciapiede e non in mezzo alla strada".

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