Ucciso a colpi di pistola il camorrista Vincenzo Nappi, soprannominato "o' pittore"

Nella piccola cittadina di Melito, in provinca di Napoli è stato freddato con diversi colpi di pistola Vincenzo Nappi. L'uomo, soprannominato "o' pittore", era considerato vicino al clan camorrista Amato-Pagano

Ucciso a colpi di pistola il camorrista Vincenzo Nappi, soprannominato "o' pittore"

Pochi minuti prima delle quattordici di oggi, 23 gennaio 2023, è stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco Vincenzo Nappi, mentre pranzava in una nota trattoria locale semideserta di Melito (Napoli). Il 57enne, conosciuto anche con il soprannome “o’ pittore”, era ritenuto dagli inquirenti legato al clan camorrista degli Amato-Pagano, uno dei più potenti dell’intera Campania. Era considerato dalla malavita locale uno degli “scissionisti” che, tanti anni fa faceva parte del sanguinario clan Di Lauro di Secondigliano. L’uomo era considerato anche molto vicino al boss camorrista Mariano Riccio.

Trovato in una pozza di sangue

I sanitari del 118 al loro arrivo non hanno potuto far altro che constatarne la morte dell’uomo. I proiettili che hanno trafitto il corpo del camorrista gli sono stati fatali. Pochi i testimoni, non c’erano molte persone nella trattoria - pizzeria “Gaetano e Teresa” di via Lavinaio, che spesso frequentava e dove proprio oggi stava consumando il suo pasto. Sono già state avviate le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Marano per ricostruire la dinamica dell’accaduto, ancora pieno di interrogativi.

Non si sa chi l’abbia ucciso e al momento gli investigatori non escludono nessuna pista. L’ipotesi più accreditata è che Nappi sia stato ucciso da un killer appartenente a un clan rivale. Potrebbe essere l’ennesimo regolamento di conti sulle strade campane, davanti a innocenti passanti, impietriti dalla paura. Il camorrista dopo essere stato raggiunto da alcuni colpi di pistola è morto pochi istanti dopo.

Nessuno al momento sembra aver visto allontanarsi l’assassino, saranno visionate le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona, nella speranza che abbiano ripreso l’uomo scappare dalla scena del crimine.

Latitante per tre mesi

L’ex pupillo del clan Di Lauro venne arrestato nel 2011 a Mugnano, piccolo comune in provincia di Napoli dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Giugliano in Campania. In quel periodo l’uomo era latitante, passò tre mese a sfuggire dallo stato dopo essere riuscito a scappare a un blitz della polizia che assicurò otto camorristi - tutti appartenenti allo stesso clan - alla giustizia.

Nel 2013 - secondo quanto dichiarato da Giovanni Iliano, pentito ed ex camorrista - venne organizzato da alcuni criminali l’assassinio di

Vincenzo Nappi, accusato dalle altre fazioni camorriste di tenere per sè tutti i soldi e tutto il giro di droga del boss Mariano Riccio. Alla fine però le fazioni raggiunsero un accordo di pace pochi giorni prima dell’agguato.

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