La bara in legno chiaro sovrastata da un cuscino di rose e margherite. Le lacrime di mamma Adriana e la disperazione di papà Giovanni che non si danno pace per la morte prematura Miriam, travolta da un'automobilista sotto l'effetto di droga e alcol la notte del 1°novembre scorso, a Paderno di Pieve del Grappa, nel Trevigiano. Ieri (lunedì 7 novembre) ai funerali della 22enne, che si sono svolti nella chiesa di Onè di Fonte, c'erano anche gli amici e il fidanzato, Tommaso Dal Bello. La sua presenza, seppur discreta, non è passata inosservata. Al punto che, nel corso della cerimonia, c'è stato qualche attimo di tensione tra il giovane e i familiari della vittima.
La mamma caccia il fidanzato di Miriam
Alla messa hanno partecipato anche tre sindaci del Trevigiano: Luigino Ceccato per Fonte, Annalisa Rampin per Pieve del Grappa e Fabio Marin, primo cittadino di San Zenone degli Ezzellini, comunità di cui fa parte Alessandro Giovanardi, il 23enne che ora è in stato di fermo con l'accusa di omicidio stradale. Oltre ai rappresentati delle amministrazioni locali, erano presenti decine di persone, conoscenti e non, venute a posta per dare l'ultimo saluto a Miriam. Ma soprattutto, c'era il fidanzato Tommaso, con il quale la ragazza aveva avuto uno screzio qualche attimo prima dell'incidente mortale. Come ben ricorda il giornalista Nicola Rotari sul Corriere del Veneto, la notte della tragedia, la 22enne aveva lasciato di tutta fretta l'abitazione del ragazzo. Quindi si era incamminata lungo una strada buia di Paderno di Pieve del Grappa dove, attorno alle ore 4.30 del mattino, è stata investita dall'automobilista ubriaco e sotto effetto degli stupefacenti. La presenza di Tommaso non è stata gradita ai genitori di Miriam che, al termine della celebrazione, lo hanno cacciato a male patrole. "Per rispetto, non dovevi neanche presentarti", gli ha detto mamma Adriana.
La commozione
Ai piedi dell'altare c'erano decine di fiori, anche quelli inviati dai dipendenti dell'azienda per cui lavorano sia il papà della vittima che quello di Alessandro Giovanardi. Durante la funzione ci sono stati attimi di profonda commozione, specie durante l'omelia. "Tu sei bella Miriam, bella nella tua giovinezza, bella nei tuoi occhi intensi e profondi, bella come il tuo nome che intreccia nel suo significato i tratti del tuo destino - ha detto don Gabriele Fregonese - Miriam, avvolta nel dolore per questo incomprensibile distacco, in questo straziante e incomprensibile dolore vogliamo parlare di bellezza che prorompe dal tuo ricordo, la bellezza come traccia sicura che possa dare un senso a ciò che senso non ha".
Poi, il sacerdote ha concluso: "Essere qui a salutare Miriam impone ad ognuno di noi il coraggio e la forza di non vivere più come abbiamo vissuto perché il tempo è troppo breve per farci travolgere dal dolore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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