Il piano del signor Antonio: "Pistola? No, io dormo con la motosega. Se il ladro si avvicina..."

La storia di Camaldoli (Napoli) dove i residenti si sono organizzati per sventare i furti. E c'è chi ha una motosega vicino al letto

Il piano del signor Antonio: "Pistola? No, io dormo con la motosega. Se il ladro si avvicina..."
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Forse non uno show man, ma poco ci manca. Antonio Varriale, ospite di Quarta Repubblica, è il presidente di una associazione di residenti di un quartiere di Napoli, Camaldoli, che si è organizzata per prevenire e sventare i furti nel loro circondario. Non solo manifestazioni e fiaccolate per alzare l’attenzione delle istituzioni sulla zona, ma anche un comitato vero e proprio comitato d’intervento composto da circa 200 persone. In pratica chi scopre di avere i ladri in casa chiede l’aiuto degli altri aderenti che convergono sul luogo nella speranza di spaventare o fermare i banditi. Operazione riuscita, almeno in un’occasione: un giorno la signora Fabrizia vede dall’impianto di videosorveglianza i banditi che stanno cercando di svaligiare la sua villetta, informa i vicini nella chat e questi, almeno una cinquantina, si fiondano a casa sua riuscendo a mettere in fuga i malviventi.

Chi erano? Mistero, non sono mai stati presi anche se il signor Antonio, senza molti peli sulla lingua, è convinto che siano “rom” o meglio “zingari”. Si può dire? “Dopo l’arrivo di Trump sì", scherza Giuseppe Cruciani, anche lui presente nello studio di Nicola Porro.

Tuttavia quella della chat di gruppo anti-malviventi non è l’unica precauzione presa dal signor Antonio. Lui non è armato di pistola, a differenza di altri. Forse - essendo un ex carabiniere - conosce i rischi di possedere un’arma da fuoco: il pericolo di poter uccidere involontariamente un parente; oppure quello di colpire il bandito e ritrovarsi, volente o nolente, in un vortice di indagini, inchieste, perizie, avvocati, magari pure il carcere (vedi il caso di Roma, con la Guardia Giurata che stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, ha pensato di intervenire per sventare un furto, ha aperto il fuoco rincorrendo i ladri e ora si ritrova dietro le sbarre accusato di omicidio volontario). Ecco.

Antonio al revolver preferisce la motosega vicino al letto. Perché? Semplice: “Se hai una pistola e spari al 90% finisci in galera, con la motosega invece è il bandito che viene verso di te: quando si avvicina, io gli taglio la capa”.

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