Quel software "made in Israel"

Lo spyware venduto alle intelligence globali

Quel software "made in Israel"
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Paragon è il nome dell’azienda che produca lo spyware Graphite, tecnologia militare capace di infiltrarsi nei telefonini senza che l’utente se ne accorga. Serve a spiare chat e contenuti dello smartphone. La società, da poco acquistata da un fondo americano, è stata fondata da imprenditori israeliani. Fornisce i suoi servizi agli 007 israeliani, all’Fbi e altre 35 agenzie per la sicurezza governative. Qualche giorno fa Meta, titolare di facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato che lo spyware Graphite è stato utilizzato per controllare anche alcuni italiani, tra cui Luca Casarini, fondatore dell’Ong Mediterranea pro migranti e il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Palazzo Chigi ha detto subito che è impossibile che le vittime siano state controllate da parte dell’intelligence e, di conseguenza, dal governo. Le vittime, e quindi anche le opposizioni, hanno attaccato subito la maggioranza e adesso chiedono che il governo spieghi ufficialmente il giallo.

Paragon ha inoltre deciso di rescindere il contratto che la lega al governo italiano (un’agenzia di polizia e un’organizzazione di intelligence). Motivazione: i clienti italiani avrebbero violato i termini di servizio e il quadro etico concordato. Luca Casarini ha già annunciato un esposto alla polizia di Stato di Palermo.

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