Tunisino rimpatriato: aveva ucciso un connazionale per droga

Con lui verrà rimpatriato anche un bengalese a cui è stato revocato il permesso di soggiorno nel 2022 in quanto ritenuta una persona socialmente pericolosa

Tunisino rimpatriato: aveva ucciso un connazionale per droga
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A Vicenza due stranieri irregolari sul territorio italiano sono stati raggiunti da un decreto di rimpatrio in quanto persone socialmente pericolose che non hanno alcun diritto di permanere sul territorio italiano. Si tratta di un tunisino e di un bengalese, che ora si trovano in un Centro di Permanenza e Rimpatrio in attesa di essere trasferiti nei loro Paesi. Nello specifico, il cittadino tunisino si trova attualmente nel Cpr di Gradisca in attesa che venga orgaizzato il volo che lo riporti in Tunisia.

È arrivato nel nostro Paese clandestinamente nel 2008 e da allora si è contraddistinto per un comportamento totalmente avulso dalle regole del vivere civile. Ha 37 anni e quando è sbarcato a Brindisi ha ottenuto immediatamente il foglio di via, in quanto soggetto non proveniente da un Paese a rischio. Nonostante questo è riuscito a rimanere in Italia e ha viaggiato lungo tutto lo stivale per raggiungere Vicenza. Qui, nel 2011, è stato arrestato per l'omicidio di un connazionale all'interno di un contesto di spaccio di droga, scontando la sua pena in un carcere italiano. Per il reato commesso è stato condannato a 14 anni e un mese di reclusione e ora, finito il periodo di detenzione, è stato condotto nel Cpr, da dove presto verrà riportato in Tunisia.

Il bengalese, invece, è arrivato nel nostro Paese nel 1998 e nel tempo è riuscito anche a ottenere il permesso di soggiorno, che gli è stato però revocato definitivamente nel 2022 dopo aver anche effettuato ricordo. È considerato un soggetto socialmente pericoloso, è autore di numerosi reati incompatibili con la permanenza sul territorio italiano e, pertanto, anche lui è ora destinatario di un decreto di rimpatiro che verrà eseguito nelle prossime settimane. A suo carico pendono anche accuse di maltrattamenti in famiglia.

Un connazionale lo ha anche denunciato tempo fa per lesioni aggravate, dopo essere stato aggredito con un bastone. Tra i reati che gli sono stati contestati nel tempo ci sono anche truffa, rapina, simulazione di reato, calunnia e procurato allarme.

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