![La scritta vandalica davanti alla targa di Torino](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/09/1739096894-photo-2025-02-09-10-39-51.jpg?_=1739096894)
Il Giorno del Ricordo, istituito per commemorare i morti delle foibe per mano delle truppe di Tito, crea ogni anno nervosismo tra le associazioni, i gruppi e i collettivi dell'estrema sinistra. Lo sfregio compiuto a Basovizza nella giornata di ieri, nel luogo in cui domani avverrà la cerimonia ufficiale, è solo la punta di un iceberg che mette in evidenza un'intolleranza radicata, che trova spazio anche e soprattutto nelle nuove generazioni. Un episodio simile è stato compiuto nella notte tra sabato e domenica a Torino, davanti alla targa in memoria dell’Esodo e delle foibe in corso Cincinnato. Uno sfregio compiuto a distanza di poche ore dalla fiaccolata degli esuli istriani organizzata dal comitato Torino Ricorda. A quell'evento hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone e la vicecapogruppo alla Camera di Fdi Augusta Montaruli.
In una nota, i due esponenti istituzionali hanno sottolineato che, "come ogni anno, abbiamo camminato per le strade del Villaggio Santa Caterina insieme a centinaia di esuli e comuni cittadini per la tradizionale fiaccolata in Onore dei martiri delle foibe. Una fiaccolata, silenziosa e composta, che nonostante la pioggia ha sfilato dalla targa di Corso Cincinnato, lungo via Pirano, fino al Giardino Vittime delle Foibe". La vandalizzazione è stata compiuta poco dopo, con il favore delle tenebre, in una città ormai deserta prima del risveglio domenicale. La speranza è che le telecamere di sorveglianza possano aver ripreso l'autore dello sfregio, che possano identificarlo. "Oltraggiare la targa degli esuli non vuol dire solo calpestare il ricordo dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare l’intera nazione", scrivono Marrone e Montaruli.
"Ciò che è avvenuto a Torino, così come alla foiba di Basovizza, è un atto di gravità inaudita, che non deve restare impunito. Ci auguriamo che i nostalgici delle bande 'rosse' di Tito, responsabili di questo ennesimo attacco alla memoria, possano essere individuati al più presto. Già in passato a Torino avevano distrutto le targhe in memoria delle Foibe a colpi di martello.
Ci riprovano quest’anno scimiottando i loro compagni di Trieste", concludono l'assessore e l'onorevole. Ma, è il loro monito, "la vernice non potrà mai cancellare il ricordo delle Foibe".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.