New York - Comunque vada il processo per stupro che comincia l’8 settembre, Dominique Strauss-Kahn ha una pensione garantita di almeno 250mila dollari all’anno, per il resto della sua vita. Il Fondo monetario internazionale pagherà infatti al suo ex direttore generale la pensione standard, più un supplemento e una liquidazione negoziate nel contratto di assunzione stipulato nel 2007. Documenti del Fondo e un portavoce sentito dalla rete tv Cnbc rivelano che Dsk ha diritto alla pensione come tutti gli ex dipendenti del Fondo, ma soprattutto prenderà un supplemento che dopo tre anni di servizio è pari al 60% del salario, di 420mila dollari esentasse al momento dell’assunzione. E il 60% di tale cifra è poco più di 252mila dollari, ai quali poi si aggiunge la liquidazione, di ammontare non precisato. Dunque, almeno un quarto di milione di dollari garantito ogni anno.
La Lagarde per la successione Il successore di Strauss-Kahn alla guida dell’Fmi deve essere un europeo. Lo ha ribadito con forza la Commissione Ue, sottolineando come "le consultazioni tra i Paesi della Ue sono in corso. È naturale - ha ripetuto la portavoce del presidente dell’esecutivo europeo, Josè Manuel Barroso - che gli Stati membri della Ue, che sono i maggiori contribuenti nell’ambito del Fondo, si mettano d’accordo su una candidatura europea forte e competente, a prescindere dalla nazionalità". La portavoce non ha voluto fare commenti "su nomi specifici". Ma fonti Ue ribadiscono come per la candidatura della ministra delle finanze francese, Christine Lagarde, sia quasi fatta. "Ormai è quasi incoronata" affermano, confermando che i principali Paesi della Ue prenderanno una decisione molto probabilmente la prossima settimana nella cittadina francese di Deauville. Lì dove si ritroveranno infatti i capi di Stato e di governo di Germania, Francia, Regno Unito ed Italia per partecipare alla riunione del G8 (26 e 27 maggio).
E Lagarde - si spiega - godrebbe oramai dell’appoggio, oltre che di Parigi, della cancelliera tedesca Angela Merkel, del premier britannico David Cameron, del presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi e del presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.