Non trovano soldi, stuprata per vendetta

Volevano portar via i soldi delle giocate del Lotto, ma l’incasso era stato già depositato in banca da tempo. Così, per vendicarsi, hanno stuprato la proprietaria del bar ricevitoria, fuggendo poi soltanto con alcune stecche di sigarette. Un episodio di violenza consumato l’altra sera in un paesino della periferia di Castano Primo da un gruppo di malviventi. Protagonisti tre giovani, forse stranieri, ai quali i carabinieri della compagnia di Legnano stanno dando la caccia, dopo aver raccolto elementi utili alla loro identificazione.
È successo poco dopo le 22.30 in pieno centro. A quell’ora la titolare dell’esercizio pubblico, che abita di sopra, ha già chiuso le porte e come tutte le sere si è fermata all’interno del bar in compagnia di una conoscente, per le pulizie di fine giornata. Ad un tratto da una porticina che s’affaccia in cortile fanno irruzione nel locale i tre balordi, penetrati nella proprietà recintata dopo aver scavalcato il cancello. Non si sa bene se impugnano armi; forse non ne hanno bisogno, sono certi di trovare nel locale soltanto la padrona quarantenne o al massimo una delle sue due figlie con le quali gestisce il locale. I banditi hanno il volto coperto da sciarpe e calzano cappellini; sono decisi e puntano subito alla cassa. Ma i soldi delle scommesse non ci sono: subito dopo la chiusura delle giocate infatti sono stati riposti nella cassa continua della banca, così come il resto del danaro contante. Insomma non c’è proprio nulla da rubare.
A questo punto uno dei tre delinquenti decide comunque di portare a casa un «bottino». Afferra la padrona del bar e con la forza le usa violenza, sotto gli occhi terrorizzati dell’amica e l’incitamento dei complici. Umiliata, picchiata e ferita per aver cercato di opporre resistenza, la vittima viene infine abbandonata, mentre il branco fugge portandosi via un po’ di sigarette. Quando arrivano i carabinieri e le figlie della vittima chiamati dall’amica, la donna è ancora sotto choc; viene trasportata in ospedale a Busto Arsizio, dove è ricoverata. «È la seconda rapina che subisce – raccontano in paese -; anche quella precedente, avvenuta qualche anno fa, non fu meno drammatica: a seguito di una sparatoria un cliente rimase ferito. Siamo tutti sconvolti». Qualcuno racconta che in paese da qualche tempo girano troppe facce strane, troppi stranieri perditempo. E puntano il dito contro di loro.

«Da queste parti ne risiedono in molti, ma per lo più si tratta di brava gente che ha casa e che lavora – sottolineano -; però da alcuni mesi sono aumentate le rapine nei negozi e nei bar e ogni volta si sospetta possa trattarsi di extracomunitari». Da tempo molti sindaci del Castanese, chiedono inutilmente maggiore sicurezza.

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