Nostalgia mediterranea tra fado e canti popolari

Prende il via questa sera a Villa Pamphilj la ventesima edizione dei «Concerti nel parco», una delle vetrine più prestigiose e più rappresentative dell’Estate Romana. E sarà un’inaugurazione in grande stile. Gli organizzatori hanno infatti pensato a un’apertura «col botto». Sul palco situato a ridosso della Casa dei Teatri salirà, infatti, una delle più quotate voci della world music internazionale: Teresa Salgueiro.
La star del fado portoghese dalla voce angelica e melodiosa, insieme con il Solis String Quartet, cullerà il pubblico con i suoi «Canti naviganti», ballate, serenate e canzoni in un viaggio musicale da Napoli a Lisbona. Si tratta di una nuova produzione, che proprio con la tappa capitolina debutta in prima assoluta. Questo progetto si snoda in un itinerario artistico-musicale lungo la rotta Lisbona/Napoli. «Si scava nella storia della musica popolare e si attualizza con la partitura e rilettura per orchestrazione che dimostra l’eternità della canzone e della cultura popolare - spiega Tereza Salgueiro -. È importante poter avere un gruppo consolidato come il Solis String Quartet che ha il piacere vero di sentire e suonare musica alle mie spalle.»
Lo spettacolo rende omaggio a due luoghi e a due culture profonde ed importanti. La città di Napoli, antico crocevia di culture, da sempre luogo di scambi e di incontri. I suoi vicoli famosi in tutto il mondo s’intrecciano come una matassa colorata e festosa dando vita a storie fantastiche fatte di gente e di antiche tradizioni, ed ispirando canzoni immortali che altro non sono se non poesie raccontate attraverso la musica. Napoli, un luogo dell’anima che si fa luogo fisico. E Lisbona, città dalle finestre socchiuse, dove soffia un leggero ma insistente vento oceanico, terra di grandi partenze e di altrettanti ritorni, luogo che ben racconta l’essenza di un popolo coraggioso, di grandi ingegni e di grandi navigatori, fino alle terre del finimondo; e poi il fado, nobile e popolare, un universo che ingloba l’essenza di un intero popolo.

Due mondi con tanto in comune e che in questo viaggio diventano «Canti naviganti».
Il repertorio scelto non trascura nessuna delle varie epoche dell’epopea della canzone dei due luoghi. Dal Cinquecento fino al XX secolo, passando in rassegna canti popolari e melodie immortali.

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