Novità Firenze lancia i giovani: «Lo stile del futuro è nelle loro mani»

Firenze"Largo ai giovani" dicono a gran voce gli alti papaveri della moda italiana pur essendo i primi a non permettere che le nuove leve creative abbiano la giusta visibilità presentando il loro lavoro nei modi e nei tempi migliori. L'unica eccezione a questa regola insensata è Pitti Immagine, la rassegna fiorentina della moda maschile che da due anni e mezzo ha pure un'appendice femminile in Pitti W, il salone dedicato alle pre-collezioni donna, ovvero capi e accessori con cui gli stilisti anticipano le stagioni delle sfilate per assecondare le esigenze dei compratori. Giles Deacon, ventinovenne designer inglese con una mano straordinariamente felice per il disegno, è stato l'ospite d'onore della quinta edizione di W e ieri sera ha presentato un'impeccabile precollezione per il prossimo inverno nella sede della Richard Ginori a Sesto Fiorentino. "Mi hanno offerto di sfilare nei posti più belli ed emozionanti della città, ma ho preferito fare un'installazione in questa fabbrica fondata nel 1735" ha detto il giovane genietto che lo scorso ottobre ha debuttato con la linea che porta il suo nome sulle passerelle parigine grazie alla partnership produttiva con l'azienda mantovana Castor, una pietra miliare del made in Italy. "Ho finalmente capito come si fanno le cose qui da voi: una vera magia" si è lasciato sfuggire aggiungendo di amare tra gli stilisti italiani Donatella Versace e Miuccia Prada oltre a Roberto Capucci per il passato. Fin qui tutto bene e niente da dire neanche sui capi decorati da divertenti stampe a forma di bullone, vite, graffette ferma fogli oppure dagli occhietti da fumetto che lo stilista mette un po' dappertutto: sui bracciali, sulle T-shirt e perfino sulle grucce da cui pendevano i capi indossati da 15 modelle intorno alle otto montagne di piatti rotti dell'installazione di ieri sera.
Detto questo, comunque, Firenze una volta di più vince e convince per la sua capacità di credere fino in fondo nel necessario ricambio creativo del fashion system. Esemplare in questo senso la straordinaria performance dal vivo con cui Umit Benan, designer turco vincitore della prima edizione maschile del concorso Who's on Next, ha presentato una superba collezione.

"I grandi del rock in pensione" spiegava concitato il giovanotto mentre una serie di personaggi tipo Keith Richards, Bob Dylan oppure Ahmet Ertegun (il produttore turco dei Rolling Stones) prendevano posto attorno a un tavolo del ristorante della stazione di Santa Maria Novella seminando costernazione e panico tra i viaggiatori amanti di quel genere musicale e dei suoi inventori. Il grido "è lui o non è lui?" riempiva Umit di gioia perchè vendere quei capi a gente con il potere d'acquisto dei vecchi leoni del rock è il sogno di ogni giovane designer che faccia moda sul serio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica