«La nuova metrotranvia fa scappare i clienti»

La futura realizzazione della metrotranvia Milano (parco nord) Seregno prevista per il prossimo anno nel pacchetto opere per Expo 2015, ha già scatenato le ire dei commercianti. La preoccupazione è quella che le nuove e moderne carrozze, soprattutto a Cusano Milanino e Nova Milanese, sfreccino e taglino le vie del centro. Con un risultato che mette i brividi agli esercenti: far scappare i clienti. Come è accaduto a Cinisello Balsamo, dove un intervento analogo ha costretto 80 botteghe ad abbassare le saracinesche. Per sempre. Uno spauracchio che ha convinto i commercianti ad alzare il tono della polemica. Sono già all’opera per costituire comitati, raccogliere montagne di firme, battere i pugni sulle scrivanie degli amministratori.
«Comprendiamo la necessità di realizzare un’opera importante come quella della moderna metro tranvia in ogni caso - spiega Enrico Origgi, presidente dei commercianti della zona – è nostro dovere intervenire ed aprire un tavolo di confronto con tutte le amministrazioni locali interessate dalla Regione, alla Provincia ai comuni. In un periodo di contrazione dei consumi non possiamo accettare che si aprano cantieri senza neppure consultarci. Ci sono di mezzo posti di lavoro e aziende che rischiano il tracollo: Vi sembra poco?». Insomma il numero uno dell’organizzazione che fa riferimento alla potente Confcommercio di Carlo Sangalli, gradisce, anzi, pretende un confronto. Vuole che siano prese in considerazione le istanze dei suoi associati. «Ci rendiamo conto che si tratta di un’opera pubblica che serve a pendolari e cittadini, eppure siamo preoccupati per i tempi di realizzazione».
Insomma Origgi cosa volete? «Vogliamo che i tempi indicati siano rispettati, agevolazioni fiscali per i disagi che certamente subiranno i commercianti e una verifica del tracciato. Prenda a Cusano, il progetto prevede lo scambio con doppio binario proprio sull’asse commerciale naturale, mentre si potrebbe spostare trecento metri più avanti. Sono richieste assurde? Vedremo cosa ci risponderanno e ne trarremo le conseguenze. Comunque confidiamo nel buon senso del presidente regionale Roberto Formigoni e in quello della Provincia Guido Podestà».
Il costo complessivo del nuovo jumbo tram è di quasi 233mila euro, dei quali oltre la metà saranno sborsati dal ministero per le infrastrutture, 30mila usciranno dal bilancio del Pirellone e oltre 36mila dalla province di Milano e Monza. Il resto dovranno trovarlo i comuni di Milano, Bresso, Cormano, Cusano, Paderno Dugnano, Nova, Desio e Seregno.

Stando al parere dei tecnici sono previste 18 corse ogni giorno 80mila passeggeri ogni giorno e 25 fermate su una tratta di 15 chilometri.
Per coprire il tragitto bastano 20 minuti. Una freccia rispetto al vecchio tram che attualmente scarrozza poche centinaia di pendolari, in particolare studenti.

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