Federlegno, il progetto Re-Design per il fine vita dei prodotti d'arredo

Obiettivo: creare un consorzio che supporti le imprese nella transizione verso l’economia circolare. Claudio Feltrin: "Importante il confronto con il ministero dell'Ambiente". Il viceministro Vannia Gava: "Avvieremo un progetto sperimentale". Maria Porro (Assarredo): "Opportunità strategica"

Federlegno, il progetto Re-Design per il fine vita dei prodotti d'arredo
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Si chiama Re-Design ed è il progetto per dar vita a un Consorzio pensato e sviluppato per occuparsi del fine vita del prodotto di arredo all’interno della filiera presentato all’assemblea annuale di FederlegnoArredo nel corso del talk dal titolo “Sustainable talks. Uno sguardo innovativo e d’avanguardia sui principi Esg”. Consorzio che ha l’obiettivo concreto di supportare le imprese dell’arredo nella piena transizione verso l’economia circolare attraverso un sistema collettivo che consenta loro di farsi trovare pronte a un possibile futuro sviluppo della responsabilità estesa nel settore da parte del legislatore. Il Consorzio potrà essere operativo su tutto il territorio nazionale, garantendo sia il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclo di rifiuti di mobili e altri prodotti di arredo che il riutilizzo di mobili e altri prodotti di arredo, accelerando la transizione di un settore già fortemente impegnato in questa direzione.

Claudio Feltrin-Federlegno

“È un progetto ambizioso che presuppone un importante cambio di paradigma secondo cui ogni produttore è chiamato a pagare gli impatti ambientali di cui è responsabile - ha spiegato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, ad associati e stakeholder nella cornice dell’H-Farm di Roncade, a Treviso -. Abbiamo deciso di farcene carico e possiamo dire con orgoglio di essere a lavoro per la definizione dello Statuto del Consorzio a cui poi dovrà seguire la stesura del regolamento. La presenza del viceministro all’Ambiente Vannia Gava, che ringraziamo per la sua disponibilità, è fondamentale ora, come lo è stata in questi mesi quando al Salone del Mobile definì questa idea ‘un esempio positivo in termini di sostenibilità e di responsabilità del produttore riguardo alla gestione dei rifiuti’ e in quella stessa occasione dichiarò che l’auspicio era che ‘a giugno si fosse in grado di presentare un modello Epr per il settore dell’arredamento’. FederlegnoArredo ha mantenuto la promessa».

“Le imprese italiane sanno anticipare il mercato e mettersi al passo con le sfide a cui siamo chiamati. Il progetto di FederlegnoArredo - ha detto nel suo intervento in assemblea il viceministro Vannia Gava - ne è un eccellente esempio e ci consentirà di accelerare i traguardi di sostenibilità dell’intero comparto e di rinnovare le strategie di tutta la filiera dell’arredamento, interpretando pienamente il concetto di economia circolare. Avvieremo ora un progetto sperimentale, con un accordo di programma, che possa gettare le basi per un nuovo Epr in un settore chiave per il Made In Italy".

Maria Porro-presidente-Assarredo

"L’obiettivo - ha sottolineato Maria Porro, presidente di Assarredo - è far sì che la responsabilità estesa del produttore diventi un’opportunità strategica che accompagni la trasformazione del settore verso una reale e piena economia circolare.

Un’opportunità di rinnovamento che Assarredo ha deciso di cogliere nell’interesse delle aziende che rappresenta, con una visione sempre più circolare del modello produttivo e con un approccio che parte dal basso. Ringrazio il viceministro Gava per le sue parole che confermano la lungimiranza del nostro su un tema così strategico come l’Epr".

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