Nuovi artisti, tra candeline e multimedialità

Una mostra che punta i riflettori sui giovani e sui loro lavori. E che in più permette al MAXXI (il museo delle arti del XXI secolo) di approfondire la sua esplorazione tra le generazioni del futuro e la più attuale creatività. Tutto questo si sintetizza nell’esposizione «Iuav al MAXXI, studenti di arti visive da Venezia a Roma», allestita nel museo di via Guido Reni fino al 30 marzo.
Protagonisti, infatti, sono gli studenti del corso di laurea specialistica in arti visive dell’università Iuav di Venezia che hanno realizzato per l’esposizione capitolina venti diverse opere che abbracciano differenti settori, dalla fotografia, alla scultura di oggetti, fino ai video e alle installazioni. Un debutto di tutto rispetto, insomma, che offre agli studenti la possibilità di far conoscere al grande pubblico la propria arte e l’attività dell’ateneo con in più a disposizione una location considerata un punto di riferimento per l’arte contemporanea.
Tutte le opere sono state concepite all’interno dei laboratori e adattate agli spazi della struttura di via Guido Reni; diverse poi sono le sensibilità dei protagonisti: Marco Bacci punta l’attenzione sul tempo che passa nella sua scultura di cera realizzata con l’utilizzo di 1500 candeline rosa e azzurre che formano una grande torta di compleanno accanto alla quale scorrono le immagini di un video con una torcia che incendia la torta sinonimo del tempo che idealmente brucia la vita. È la multimedialità poi a essere in primo piano nell’opera di Gianandrea Poletta che realizza dei quadri con immagini tratte da internet che mostrano delle foto della Terra fatte dal satellite.
Piccoli universi racchiusi in valigette di pelle animano, invece, il lavoro di Caterina Rosato dove a essere protagoniste sono piccole casette di carta da lei realizzate.

Riccardo Giacconi, invece, predilige l’ascolto: riempie l’ambiente di suoni che nascono dalla vita quotidiana, il rumore dei frigoriferi, dei condizionatori, e di tutto ciò che abitualmente disturba il silenzio realizzandone una performance.
L’esposizione è a ingresso libero e resta aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19.

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