Nuovi vaccini in pediatria

Oggi è possibile prevenire la gastroenterite acuta che colpisce migliaia di bambini fin dai primi mesi di vita

Ignazio Mormino

Una grave forma di gastroenterite colpisce i bambini nei primi due anni della loro vita. È dovuta all’azione del rotavirus e si manifesta con episodi prolungati di diarrea e con vomito. Nei casi più gravi piccoli pazienti devono essere ricoverati in ospedale perché disidratati. I rotavirus (chiamati così perché al microscopio elettronico hanno forma circolare) sono stati identificati nel 1971. Infettano la superficie delle cellule dell’intestino tenue e scatenano una forte risposta immunitaria, insufficiente ad evitare ripetute scariche di diarrea, accompagnata da vomito, febbre, dolori intestinali e nei casi acuti una forte disidratazione. Questo tipo di gastroenterite registra esiti mortali solo in un caso su quindicimila, ma è frequente una netta perdita di peso. Fino ad oggi i pediatri disponevano di un un armamentario terapeutico piuttosto limitato, che controllava prima di tutto il pericolo di disidratazione e riusciva, nello spazio di una o due settimane, a riportare nella norma i livelli degli elettroliti e dei liquidi .
Tra pochi giorni, invece, entrerà in commercio il primo vaccino orale attenuato. Somministrato entro il sesto mese di vita previene la gastroenterite da rotavirus, patologia che in Italia colpisce ogni anno quattrocentomila bambini. Il nuovo vaccino è già stato sperimentato - nel mondo - su sessantamila neonati, dimostrandosi efficace nel 100 per cento dei casi.
«Evitando le forme più gravi - afferma la professoressa Elisabetta Franco, cattedratica di igiene nell'università di Roma Tor Vergata - questo vaccino offre notevoli vantaggi non solo ai bambini ma anche ai suoi familiari ed evita ricoveri ospedalieri tutt’altro che facili nei reparti pediatrici, sempre affollati nei mesi invernali, che sono quelli in cui la gastroenterite raggiunge i numeri più alti». Non sono stati segnalati effetti collaterali rilevanti legati all’assunzione del nuovo vaccino. Solo in pochi casi vengono riportati calo dell’appetito e segni di affaticamento. I giudizi positivi prevalgono comunque su queste possibili complicazioni. Il notevole interesse del mondo scientifico per la gastroenterite da rotavirus è legato al fatto che questo virus si trasmette con grande facilità (principalmente per via orale) e crea situazioni di estremo disagio, specialmente nei pazienti più piccoli, di pochi mesi. Il professore Giovanni Vitali, della Rete vaccinale toscana, giudica «un serio impegno per ogni pediatra», l’infezione da rotavirus. Sono serie le responsabilità nei confronti dei malati e delle loro famiglie, che non nascondono ogni volta la loro preoccupazione.

I bambini appaiono molto deboli, specialmente se alla gastroenterite, debilitante, si associa la disidratazione. In ogni caso un bambino prostrato, sonnolento, irritabile, con tendenza al vomito e alla diarrea, deve essere sottoposto ad una tempestiva visita specialistica.

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