Da oggi sulle autostrade italiane c’è il Tutor

Valerio Boni

Il promesso regalo di Natale per gli automobilisti più indisciplinati arriva con una puntualità svizzera. Al termine di due anni di sperimentazione entra oggi in servizio permanente il Sicve (Sistema informativo per il controllo della velocità), ribattezzato Tutor. Si tratta di un rivoluzionario dispositivo di monitoraggio della velocità sui tratti autostradali, che rappresenta una novità assoluta su scala mondiale. Già dal dicembre 2004 ha ottenuto l’omologazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e i 12 mesi trascorsi sono serviti a rendere il sistema invulnerabile e soprattutto inattaccabile dai ricorsi.
La novità introdotta dal Tutor si trova nel fatto che, a differenza di Autovelox e rilevatori simili, non colpisce chi supera involontariamente e per un tratto limitato la velocità imposta, ma punisce i professionisti del piede pesante. Sui quattro tratti autostradali che da oggi inaugurano questa importante novità, si tiene conto della velocità media di percorrenza su segmenti piuttosto lunghi, che possono variare da 10 a 25 km. Il tutto è organizzato da un sofisticato sistema di telecamere e sensori, in grado di svolgere un’azione che richiederebbe l’impiego di almeno 10 pattuglie della polizia stradale. I sensori, nascosti nell’asfalto, rilevano il modello del veicolo di passaggio, ora e giorno; i dati sono poi inviati alla telecamera, che si trova sotto un pannello informativo o un cavalcavia, e fotografa la targa. Dopo qualche chilometro (da 10 a 25) ci sono un secondo sensore, che registra tempi di percorrenza e velocità e una telecamera, per la foto definitiva. Così, il calcolatore elettronico può stabilire la velocità media mantenuta: chi viaggia ad andatura regolare non ha nulla da temere, poiché le uniche immagini tenute in archivio e trasmesse all’ufficio verbali sono quelle dei veicoli che superano la velocità media sull’intero tratto cronometrato. Quindi è del tutto inutile frenare in prossimità della telecamera che controlla l’uscita.
Il posizionamento delle prime postazioni, alle quali nel corso del 2006 dovrebbero aggiungersene altre 50, è chiaramente segnalato con appositi pannelli informativi. Due di questi sono installati sulla A4 Milano-Brescia, tra Grumello e Seriate in corsia est e tra Ospitaletto e Rovato per chi viaggia verso Milano, mentre gli altri due sono sulla A13 Bologna-Padova tra Occhiobello e Ferrara Nord e sulla A14 Adriatica tra Forlì e Cesena Nord. Uno degli aspetti più importanti è il funzionamento 24 ore al giorno, con un controllo su tutte le categorie di veicoli. Il programma è stato infatti tarato in modo da agire su più fronti, controllando contemporaneamente gli autotreni che non possono superare gli 80 km/h, gli autobus che possono viaggiare a 100 e gli altri veicoli abilitati a raggiungere i 130. Ma non basta, il sistema aggiorna i limiti con il variare delle condizioni meteorologiche: 110 in caso di pioggia e 50 con nebbia.


L’obiettivo dichiarato da Autostrade e dalla polizia stradale non è quello di fare cassa, ma piuttosto ottenere grazie all’impiego dei Tutor un sensibile incremento della sicurezza, nel rispetto dei piani nazionali e comunitari in tema di riduzione degli incidenti più gravi. Sinistri che sono causati, in oltre il 60 per cento dei casi, proprio dall’eccessiva velocità che i nuovi sistemi di rilevamento mirano a disincentivare.

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