Oggi il triathlon proverà a stregare Milano

Milano come Londra, Buenos Aires o Amburgo dove poche settimane fa al via si sono presentati più di novemila atleti. Milano che prova a diventare una delle grandi capitali mondiali del Triathlon e apre il suo centro storico ai campioni di questa specialità che stamattina si daranno battaglia in una gara olimpica che prevede un chilometro e mezzo di nuoto, 40 in bicicletta e 10 di corsa. Si parte alle 10.30 con un tuffo dalla Darsena, poi si sale in bici in un circuito che girerà per ben sei volte intorno al Parco Sempione e infine, sprint finale, di corsa nel centro storico con arrivo degli in piazza del Duomo. Per il Garmin Milano city Triathlon è l’edizione numero zero. Sarà una festa e soprattutto un bello spot per una disciplina spettacolare ma ancora poco conosciuta. «È un’edizione sperimentale - spiega Stefano Leone - triathleta e organizzatore - che ci servirà per capire come reagiranno la città e gli atleti a questo evento. Un test in vista delle prossime edizioni che ci porteranno l’anno prossimo ad ospitare una prova della Coppa del mondo e a seguire, in vista di Expo 2015, le World cup series». Al via anche il pluricampione argentino Daniel Fontana, 2 olimpiadi alle spalle, e Ivan Risti, campione italiano di triathlon sprint, entrambi milanesi d’adozione visto che corrono per i colori della Dds di Settimo milanese. «Gareggiare sulle strade della città che percorro tutti i giorni sarà una sensazione speciale - ha detto Fontana -. E a chi storce il naso per la cattiva fama dell’acqua del Naviglio milanese, ricordo che nuotare qui è molto meglio che nella Senna o al Lido di Buenos Aires».
La partenza sarà sicuramente uno dei momenti più emozionanti e suggestivi: vedere nuotare centinaia di atleti nelle acque del Naviglio non è cosa che capita tutti i giorni a Milano, e dalle rive del Naviglio sarà possibile seguirli da vicino. «Quest’anno abbiamo deciso di far nuotare gli atleti nel Naviglio - spiega Leone -. Ma il progetto è quello di portare appena possibile la frazione di nuoto alla Darsena. Ora il bacino è inagibile ma forse già dal prossimo anno potrebbe tornare a disposizione». Nuoto, bici e corsa per le vie della città. Per Milano è una nuova prova di tolleranza dopo le difficoltà avute con la maratona, che dall’ultima edizione sembrano però alle spalle. «Prima di proporci al Comune, abbiamo studiato i percorsi a tavolino con i vigili urbani. Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza della Milano city marathon e del Giro d’Italia e dei consigli dei loro organizzatori per disegnare un tracciato che fosse spettacolare ma allo stesso tempo il meno invasivo possibile per la città. Più o meno dovrebbe essere quello definitivo, anche per le prossime edizioni».
Tutto pronto quindi. Si spera nell’abbraccio dei milanesi che potranno ammirare la spettacolarità di uno sport riservato ad atleti veri. Anche se non più giovanissimi.

Al via ci sarà infatti anche Antonio Tellarini, settantasettenne della Pro Patria. «Un tipo tosto - assicura Leone -. Tempo fa, in una gara, nella frazione in bici mi ha superato. E io di anni ne ho trentasei...».
antonio.ruzzo@ilgiornale.it

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