Oggi il verdetto sulla guerra Boeing-Airbus

Ore di trepidazione per Boeing e Airbus. Oggi si saprà chi ha vinto il primo round in una controversia giuridica che può cambiare gli equilibri dell’industria aeronautica mondiale. Il comitato di tre saggi della Wto, World trade organization, consegnerà il verdetto preliminare sulla causa intentata dagli Stati Uniti contro l'Unione Europea a proposito degli aiuti finanziari concessi ad Airbus per sviluppare i suoi grandi aerei commerciali.
Secondo Washington gli aiuti, che fino a oggi ammontano a circa 25 miliardi di dollari, devono essere considerati sussidi illegali, che hanno distorto il mercato e la concorrenza, danneggiando Boeing e i costruttori americani. L'unione Europea replica che si tratta di prestiti legittimamente concessi. I bookmakers danno per vincente la tesi americana. I finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo vengono concessi ad Airbus per un ammontare non superiore al 33% dei costi complessivi di ciascun programma. Sono prestiti a condizioni di favore in termini di tasso di interesse, tempi di rimborso che vengono restituiti solo se il programma ha successo. Airbus precisa che dal 1992 ogni anno restituisce 3-400 milioni e che ha ormai rimborsato il 140% di quanto prestato. Gli Stati Uniti affermano che si tratta di sussidi mascherati da prestiti che riducono il fattore di rischio di ciascun programma, hanno condizioni fuori mercato e hanno danneggiato gravemente le industrie Usa soggette a concorrenza sleale.
Dopo questo primo verdetto le due parti avranno sei mesi per depositare osservazioni e il verdetto finale arriverà ai primi del 2010. Poi sarà passibile l'appello.
Se, tra 2-3 anni gli Usa vincessero definitivamente i governi europei dovrebbero rinunciare a nuovi prestiti e modificare le condizioni di quelli già concessi, in caso contrario Washington scatenerebbe ritorsioni economiche, quali imposizione di dazi sugli aerei europei. Due in particolare i programmi a rischio: l'A380, che beneficia di 4 miliardi di dollari di «prestiti» e il futuro A350Xwb, per il quale Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna stanno per concedere finanziamenti per 3,2 miliardi di euro.


Anche l'Unione Europea ha intentato una causa al Wto, contestando gli aiuti «indiretti» che Washington concederebbe a Boeing attraverso programmi militari e Nasa e crediti fiscali. Ma le argomentazioni europee appaiono a molti analisti più deboli e comunque riguardano pochi soldi. Il verdetto preliminare di questa seconda vertenza arriverà per fine anno.

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