Roma - L’aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl sviluppo. I voti a favore sono stati 154, un voto contrario e un astenuto. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Udc, voto contrario è stato annunciato da Pd e Idv. Al momento della votazione, però, i senatori dell’opposizioone non hanno partecipato al voto per far mancare il numero legale. Il provvedimento è diventato legge dopo quattro letture che hanno impegnato il parlamento per circa 9 mesi. Il ddl sviluppo, rispetto al testo approvato dall’esecutivo, durante i diversi passaggi parlamentari è quasi raddoppiato, passando da 33 a 64 articoli, e giunge in dirittura d’arrivo a oltre dieci mesi dallo stralcio dalla manovra estiva del 2008 varata dal governo Berlusconi.
Tra le principali misure ci sono: il ritorno dell’Italia al nucleare, l’arrivo della class action (anche se non sarà retroattiva ed entrerà in vigore non prima del gennaio 2010) e il ripristino dei fondi per l’editoria (140 milioni in due anni che vengono coperti con un aumento della Robin tax).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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