Ora i rom inventano le truffe con l’aereo

La polizia: «Organizzazioni pronte a spostarsi per colpire anche al Sud». Altri due arresti a Pavia

La notizia è di quelle brutte davvero: i nomadi sinti - ideatori e autori di uno dei reati più terribili perché commessi ai danni della terza età, le truffe agli anziani - stanno affilando gli artigli. «Abbiamo ragione di ritenere che, prendendo l’aereo e poi noleggiando delle auto, dal nord Italia, si rechino anche al Sud per truffare i nonnini». Un’affermazione che, se fatta dal dirigente della squadra mobile Francesco Messina, assume una sua ben specifica importanza. Soprattutto se è a margine di una conferenza stampa su due nomadi sinti, residenti nel campo di corso Unione Sovietica a Torino, arrestati cinque giorni fa proprio dalla squadra mobile di Milano (gli investigatori della sesta sezione, diretti da Antonio D’Urso) subito dopo aver derubato di oltre mille euro una coppia di anziani di Pavia.
In manette sono finiti Marco Gonella, 41 anni e Renato Olivieri, di 43, entrambi con precedenti specifici. I poliziotti milanesi li pedinavano assiduamente da un po’ perché li sospettano di essere gli autori di altri furti (almeno cinque) messi a segno negli ultimi due mesi. I due balordi sono stati catturati in flagrante, dopo che si erano fatti aprire la porta di casa di un appartamento del centro di Pavia da una coppia di anziani coniugi affermando di essere incaricati da Enel Gas per un controllo delle ultime fatture. Hanno detto che la coppia era in credito e hanno mostrato una banconota da 500 euro chiedendo il resto.

Con questo escamotage (uno dei più comuni) hanno visto dove la coppia teneva il denaro contante. E, mentre uno di loro distraeva gli anziani, l’altro rubava quello trovava nell’abitazione. Subito dopo gli sconosciuti se ne sono andati, ma all’uscita hanno trovato la polizia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica