Gianpiero Milanetti
La modella-sciuscià si fa in tre. Rosalina Dallago, la lustrascarpe più famosa dItalia (e non solo), apre la sua terza bottega per vip, a via in Lucina. Dopo aver «conquistato» via Veneto e laeroporto Leonardo da Vinci, la splendida ex indossatrice della Val di Non fa rotta verso il Parlamento, armata di spazzole e lucidi.
Rosalina ha rilevato la bottega di Mario «Celletto» Narducci, storico sciuscià della Capitale, andato in pensione dopo 54 anni di onorato servizio. E si prepara a caricarsi sulle spalle eredità e clienti dellex concorrente. Parlamentari, nobili, professionisti e anonimi cultori delle calzature lucidate a specchio. «Mi piace laria di potere che si respira attorno al Parlamento», scherza la bella sciuscià. La nuova bottega (stile giapponese, minimalista) aprirà i battenti domani alle 19 col patrocinio del I municipio, blocco del traffico, maxi schermo e tanti sponsor. Attesi politici, vip dello spettacolo e giornalisti tv (tra gli altri, Anna La Rosa). Ad accoglierli, in abito lungo, pezzette e cere per cuoio, lelegante e flessuosa Rosalina. Prezzo di una «seduta», otto euro. La tecnica, affinata in anni di studi e applicazione, è esclusiva. Una spazzolata con pennello da barba per sciogliere le incrostature, un «massaggio» con lucidi a base di cera dapi, poi una strofinata con calze da seta. Lucidatura garantita per tre settimane.
Al suo fianco avrà un «aiuto» grazioso ed efficiente, una sciuscià dellEst: «Non sono riuscita a trovare unitaliana altrettanto volenterosa; ai nostri connazionali non piace sporcarsi le mani», sorride Rosalina. Che, invece, non è mai stata refrattaria alla manualità, fin da quando, ancora bambina, lucidava le scarpe al padre cacciatore e collezionava calzature. Come madre single, con figli a carico, ha imparato a riparare lavatrice e scaldabagno, a improvvisarsi elettricista e meccanico. «Il lavoro non mi spaventa. Io ho sempre lavorato!», dice. E il suo curriculum sembra quello di un «self made man» americano.
Figlia di una stilista, Rosalina frequenta unaccademia di moda, sfila a «Donne sotto le stelle». Interrotta la carriera per sposare un uomo di origine libanese che le dà due figli (Nicholas e Marika), si separa dopo tre anni. Si ricicla come organizzatrice di convegni per baroni della medicina, finché Tangentopoli non la mette in mezzo a una strada. Una strada su cui affaccia un ristorante: vi entra comì e ne esce direttore. Mentre si sta facendo lustrare le scarpe, sua grande passione, insieme a un amico fotografo, lidea. «Mi vidi nei panni di uno sciuscià che lucidava le scarpe a una donna!». Detto, fatto: attrezza unex ricevitoria del lotto alle spalle di via Veneto e, grazie alla naturale eleganza, alla comunicativa e alla professionalità, si guadagna presto una clientela raffinata, abbiente, amante del cuoio lucidato sapientemente a mano: aristocratici, giornalisti, imprenditori, attori, cantanti, politici, sottosegretari, addirittura agenti segreti.
«Ho lustrato le scarpe - ama ricordare - a giornalisti come Carlo Rossella, Luca Giurato e Daniela Vergara, del Tg2. A personaggi come Renato Zero, Giorgio Bracardi, Leo Gullotta e Albero Sordi». La fama di Rosalina trova spazio perfino sulle guide straniere. «Un tour operator americano - ricorda la bella sciuscià - aveva messo la mia bottega tra le tappe nella città eterna.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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