Ore 7,35: un ictus stronca Francesco. Il corpo sarà esposto per tre giorni. "La mia sofferenza offerta per la pace"

L'annuncio alle 9,52 del camerlengo Farrell. Rotto l'anello del Pescatore, alloggi sigillati

Ore 7,35: un ictus stronca Francesco. Il corpo sarà esposto per tre giorni. "La mia sofferenza offerta per la pace"
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Roma Sono le 9.52 quando il Vaticano annuncia la morte di Papa Francesco. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno; nessuno infatti dopo aver visto Bergoglio impartire la benedizione Urbi et Orbi e fare il giro tra la folla nel giorno di Pasqua si aspettava che la situazione precipitasse nel giro di poche ore. È il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo, ad annunciare il decesso. «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco». Bergoglio è «tornato alla casa del Padre» alle ore 7:35. «La sua vita tutta intera sottolinea il card. Farrell - è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino». La notizia fa il giro del mondo. La sala stampa della Santa Sede inizia a riempirsi, nonostante la giornata di festa. Arrivano i commenti dei capi di governo e di Stato. Il Vaticano annuncia che il corpo del Papa viene portato nella Cappella di Santa Marta. È qui che è morto Bergoglio. Alle 20 in punto è il camerlengo, cardinale Farrell, a presiedere il rito della constatazione della morte. Viene data lettura delle cause del decesso: «ictus cerebrale, coma, collasso cardiocircolatorio irreversibile». Il corpo viene posto nella bara, secondo le nuove disposizioni sul rito funebre decise dallo stesso Bergoglio. Viene diffuso anche il testamento: una pagina firmata a Santa Marta in data 29 giugno 2022. La volontà di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore è l'unico lascito indicato nel testamento. Bergoglio chiede che la tomba sia «preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale». «Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l'unica iscrizione: Franciscus». Bergoglio ha pensato a tutto, anche alle spese per la preparazione della sepoltura. «Saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano. Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me». Infine, l'ultimo messaggio, impresso nero su bianco. «La sofferenza che si è fatta presente nell'ultima parte della mia vita l'ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli».

Al termine della lettura dell'atto di morte, sono stati apposti i sigilli sia a Casa Santa Marta sia nell'appartamento papale, la Terza Loggia del Palazzo Apostolico. È stato inoltre rotto l'anello del Pescatore: entrambi i gesti stanno a significare la fine del Pontificato di Bergoglio, nessun atto potrà essere più firmato. Questa mattina si tiene la prima Congregazione dei cardinali che decideranno tempi e modalità della sede vacante. La salma dovrebbe essere esposta per tre giorni, da mercoledì a venerdì, per la venerazione e l'omaggio dei fedeli. Secondo l'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico che definisce tempi e modalità sulla morte del Papa, il funerale dovrebbe avvenire tra il quarto e il sesto giorno dal decesso, quindi tra venerdì e domenica. È probabile che le solenni esequie si terranno sabato. Il Conclave, invece, dovrebbe iniziare tra il quindicesimo e il 20esimo giorno dopo la morte, e quindi tra il 5 e il 10 maggio. Intanto il Giubileo continua, ma le celebrazioni che prevedono la presenza del Papa o di un suo delegato sono state annullate, come la canonizzazione di Carlo Acutis, domenica 27 aprile.

Domenica di Pasqua, gli ultimi due incontri con politici. Il vicepresidente americano, JD Vance, e il premier croato, Andrei Plenkovic. «Papa Francesco ha amato fino alla fine. Quel suo giro con la macchina, per salutare tutti e farsi salutare da tutti, è il gesto di un Papa che non si è mai risparmiato», ha scritto il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi. Con la morte del Pontefice, inizia ora la sede vacante. Decadono tutti gli incarichi, tranne i due vicari - per la diocesi di Roma card. Reina e per la Città del Vaticano, card.

Gambetti - il penitenziere maggiore, card. De Donatis, il camerlengo, card. Farrell, a cui viene affidata l'ordinaria amministrazione. Sarà l'intero collegio cardinalizio a coadiuvare il camerlengo durante la sede vacante.

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