Era entrato al bar per un caffé e, nell'attesa, aveva chiesto un bicchiere d'acqua. Una richiesta che si è rivelata fatale per un pensionato, Giuseppe Lauricella di 73 anni, che è morto, dopo dieci giorni di agonia, per aver ingerito, per errore del detersivo per lavastoviglie. Il decesso è avvenuto stamattina all'ospedale Garibaldi di Catania, dove l'uomo era stato trasportato d'urgenza a bordo di un elisoccorso, dopo un pre-ricovero all'ospedale della città della Valle dei Templi.
Le condizioni dell'uomo erano apparse subito gravissime. Il pensionato, in questi dieci giorni di cure, non si è mai ripreso. La figlia dell'uomo aveva raccontato tutto agli agenti della squadra mobile di Agrigento guidata dal vicequetore Giovanni Minardi che stanno seguendo le indagini. La ragazza ha raccontato che il padre, come tante altre volte, era entrato in un bar di Agrigento chiedendo un caffé e un bicchiere d'acqua. Ma in pochi minuti si è consumata la tragedia. Nel bicchiere c'era, in realtà, un potente e pericoloso detersivo che viene utilizzato nelle lavastoviglie. L'uomo si è sentito subito male. Sul posto un'ambulanza del 118 che ha trasportato l'uomo nell'ospedale agrigentino dove è rimasto ricoverato per circa due settimane. Improvvisamente, però, le condizioni di salute dell'uomo sono peggiorate. Tanto che i medici dell'ospedale di Agrigento hanno preferito trasferire a bordo di una eliambulanza l'uomo all'ospedale Garibaldi di Catania dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Una lotta durata dieci giorni, per i medici, che hanno tentato di tutto per salvare l'uomo che è spirato stamattina per le complicazioni dell'avvelenamento. Ora toccherà alla polizia di Agrigento far luce su quella che sembra una tragedia dovuta alla fatalità, accertando ed escludendo qualsiasi altra ipotesi che non sia il tragico errore.
Un episodio simile era avvenuto qualche tempo fa a Castrignano del Capo, comune in provincia di Lecce. Un giovane di 28 anni era entrato in un bar del comune pugliese chiedendo un bicchiere d'acqua per assumere un farmaco. Ma il barista ha versato al giovane, del detersivo che era stato travasato in una normale bottiglietta d’acqua. Subito dopo aver ingerito il liquido versato nel bicchiere, il giovane si è sentito male ed ha iniziato a vomitare per, poi, perdere i sensi.
Stessa sorte ad un altro ragazzo di 34 anni, stavolta nel comune di Barberino Val d'Elsa in provincia di Firenze. Il ragazzo aveva chiesto al barista di servirgli una cedrata. Ma nel bicchiere che gli è stato poi servito si trovava del detersivo. Il giovane ha bevuto l’intero contenuto senza rendersi conto di nulla e subito dopo si è sentito male.
Immediata la chiamata ai soccorsi, giunti in breve sul posto. Il 34enne, che presentava i classici sintomi di avvelenamento da sostanza tossica, è stato stabilizzato dai sanitari del 118 e trasportato in elisoccorso all’ospedale Careggi di Firenze, dove è giunto in codice rosso.
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