Mezzojuso, il Comune è stato sciolto per mafia. La vittoria delle sorelle Napoli

Mezzojuso nel palermitano è stato sciolto per mafia. Le sorelle Napoli avevano denunciato i soprusi e le intimidazioni per vedere i loro terreni. Il primo cittadino qualche mese fa in diretta tv aveva attaccato il giornalista Massimo Giletti

Mezzojuso, il Comune è stato sciolto per mafia. La vittoria delle sorelle Napoli

Sciolto per mafia. Il comune di Mezzojuso, nel Palermitano, è stato sciolto per infiltrazioni a seguito di "accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali". Il prefetto di Palermo Antonella De Miro, ha disposto così, la sospensione immediata degli organi comunali di Mezzojuso e l'affidamento della provvisoria gestione dell'ente locale ai commissari che si stanno insediando in queste ore. A prendere la decisione è stato il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno Luciana Lamorgese, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali".

Il comune di Mezzojuso da mesi è al centro delle cronache per la situazione che ha visto le sorelle Napoli, isolate nel loro stesso paese. Attorno ai terreni delle tre sorelle (Ina, Anna e Irene) ci sono i finanziamenti milionari pronti ad arrivare in Sicilia dall’Unione Europea. Ecco perché qualcuno vuole prendersi l’azienda perché i soldi di Bruxelles fanno gola a molti. Il primo cittadino oggi destituito, Salvatore Giardina, è già pronto a fare ricorso al Tar. Intanto lo scorso maggio, in diretta durante la trasmissione televisiva "Non è l'Arena", aveva dato del "farabutto" a Massimo Giletti finendo quasi alle mani con il conduttore, che proprio nella piazza della cittadina siciliana aveva organizzato una puntata speciale. E proprio l'accusa delle tre sorelle Napoli che avevano denunciato negli ultimi anni le pressioni, i soprusi e le intimidazioni di chi cercava di obbligarle a vendere terreni di loro proprietà ha dato il via alle indagini. "Questa è una vittoria dello Stato con la S maiuscola - dice al Giornale.it Massimo Giletti -. Se si vuole cambiare questo Paese, bisogna avere il coraggio di certe scelte e soprattutto bisogna abbattere il velo dell'omertà. La tv aiuta ad accendere i riflettori su questioni poco chiare e noi lavoriamo su questo registro. Questa vittoria è da dedicare ad una Prefetta coraggiosa come la dottoressa Antonella Gallucci di Termini Imerese e un maresciallo dei carabinieri, Pietro Saviano, che non ha mai mollato".

Lo scioglimento per mafia del comune di Mezzojuso è una vittoria prima di tutto delle sorelle Napoli ma anche una piccola vittoria di Giletti che non ha mai risparmiato critiche al primo cittadino.

“Per me nel momento in cui il sindaco di Mezzojuso ammette di essere andato alla tumulazione di Don Cola La Barbera, capomafia di Mezzojuso, vuol dire che di strada ce n'è tanta ancora da fare e che non ho nulla da spartire con una persona come lui - commenta amaramente Giletti -. Queste sorelle lottano da anni per i propri diritti in una Sicilia che vuole voltare pagina e come unico salvagente hanno i carabinieri".

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