Si indaga a Palermo sulla morte di una donna di 52 anni, deceduta nella notte tra l'11 e il 12 febbraio all'ospedale Policlinico. Una morte con molti misteri, tanti punti interrogativi a cui adesso la magistratura dovrà provare a rispondere. La donna, che ha subito tre interventi chirurgici per un'ulcera duodenale sanguinosa, domenica scorsa ha accusato forti dolori addominati. Immediata la corsa al pronto soccorso, dove i medici dopo averla visitata hanno disposto il ricovero immediato. Martedì le sue condizioni, però, si sono aggravate e la donna è morta nella notte. La stessa notte un altro decesso è avvenuto all'ospedale Giglio di Cefalù.
I familiari hanno presentato una denuncia alla Polizia, tramite il marito che in una lunga e articolata denuncia racconta il calvario vissuto dalla donna e dal resto della famiglia. Un via-vai continuo tra casa ed ospedale alternando momenti di serenità ad atroci sofferenze. Il pm di turno ha disposto l'autopsia sul corpo che sarà eseguita al Policlinico e alla quale parteciperanno anche i medici legali nominati dalla famiglia. E proprio la famiglia pretende adesso una verità che al momento non c'è. Di chi è la colpa? É una morte che si poteva evitare? I sanitari avrebbero sottovalutato le condizioni di salute della donna? Tutte domande a cui sarà data una risposta più chiara solo dopo l'esame autoptico. Gli agenti nel frattempo, hanno sequestrato le cartelle cliniche. Nei prossimi giorni sarà eseguita l'autopsia e saranno ricostruiti gli ultimi giorni della paziente.
Dalla direzione sanitaria del Policlinico c'è il massimo riserbo. Nessuno ha voglia di parlare, a stretto giro di posta fanno sapere di essere vicini al dolore della famiglia, preferendo però non rilasciare alcuna dichiarazione e rispettare il silenzio necessario durante questa prima fase di indagini.
A ricostruire la storia è lo stesso marito nella denuncia presentata in commissariato. Maria Finocchio da aprile 2019 soffriva di ulcera duodenale sanguinosa. “Per tale motivo - scrive l’uomo nella denuncia riportata da Palermo Today - è stata sottoposta a tre interventi chirurgici al Policlinico e ricoverata in Chirurgia d’urgenza. Tra un intervento e l’altro mia moglie veniva regolarmente dimessa e mandata a casa ma sempre alcuni giorni dopo, accusando forti dolori all’addome, era costretta a ritornare in ospedale dove subiva ulteriori ricoveri con trattamento chirurgico”. In quell’occasione, aggiunge, la donna è andata in sala operatoria per avere iniettato un medicinale antiulcera direttamente nel duodeno tramite una sonda introdotta nell’arteria femorale. E anche dopo l’ultima operazione la 52enne era tornata a casa. “Per 9 mesi non ha avuto particolari problemi. Sembrava stare meglio - racconta la cognata - e non le è stato prescritto alcun farmaco. Domenica le hanno attribuito il codice verde e dopo il controllo dei medici al triage questi decidevano per il ricovero.
Lo stesso giorno è stata sottoposta a una Tac che non ha evidenziato anomalie - denuncia ancora il marito - come riferito dai sanitari”. Così come l’endoscopia e gli ulteriori esami eseguiti il giorno successivo. Martedì la situazione è lentamente precipitata fino ad arrivare alla morte della donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.