Si erano impossessati dei dati di un utente per stipulare un nuovo contratto per la fornitura di energia elettrica ma sono stati scoperti e denunciati. Si tratta di due procacciatori d’affari residenti a Palermo che hanno attuato una truffa falsificando l’atto per l’erogazione del servizio di energia. Nel caso specifico i due, M.T di 27 anni e G.F. di 39 anni, hanno operato nel territorio di Termini Imerese impossessandosi dei dati di una donna. Le indagini sono state avviate proprio a seguito di una querela presentata dalla vittima che ha lamentato il cambio di gestore che le forniva il servizio elettrico senza aver prestato alcun consenso e senza aver stipulato nessun contratto affinché ciò avvenisse.
Generalmente gli enti fornitori operano sul mercato attraverso società alle quali concedono dei contratti di agenzia. Queste società a loro volta, si avvalgono dei propri collaboratori, ovvero i procacciatori d’affari, per la sottoscrizione materiale dei contratti che consentono la fornitura di energia elettrica. Partendo dunque da questo presupposto, i militari della Guardia di Finanza sono riusciti ad identificare sia il 27enne che il 39enne. In pratica, i due, hanno acquisito in modo fraudolento il numero POD, cioè il codice identificativo dell’utenza della donna e hanno compilato in tutte le sue parti la “proposta di adesione contrattuale per la somministrazione di energia elettrica” contestualmente al “recesso dal contratto di fornitura del precedente gestore”. Entrambi i documenti sono stati sottoscritti falsificando la firma della donna.
Tutti i dati contenuti nel contratto coincidevano con le generalità appartenenti alla vittima e ai dati relativi all’utenza elettrica. Tutto corrispondeva al vero tranne gli estremi della carta d’identità che sono risultati falsi.
Con l’acquisizione della relativa documentazione dall’operatore attivo nel mercato libero dell’energia le Fiamme Gialle sono risaliti sia all’azienda con la quale lo stesso operatore aveva stipulato un contratto d’agenzia per la promozione e collocazione dei propri prodotti, sia ai due procacciatori d’affari che hanno agito per conto dell’ignara signora. Quest’ultima da parte sua, ha disconosciuto tutte le firme apposte sui moduli per la stipula del nuovo contratto.
Al termine di questa fase preliminare di indagini i due procacciatori d’affari sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di truffa e sostituzione di persona.
Si tratta di un tipo di reato difficile da poter prevenire. Simili truffe generalmente vengono attuate attraverso degli agenti che entrano in casa e fanno proposte cercando di essere convincenti.
Non in questo caso: la vittima non ha potuto far altro che constatare un cambio del fornitore del servizio senza che avesse potuto esprimere alcun autorizzazione in merito. Per questo motivo dalla Guardia di Finanza raccomandano di controllare sempre le bollette con particolare riferimento all’intestazione dove emerge il nome della società.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.