La pandemia? C’è già: raddoppiati in una settimana i contagi nel Lazio

I CONSIGLI Evitare di intasare i nosocomi, la «suina» si può curare facilmente a casa. Meglio rivolgersi al medico di famiglia

Si muove velocemente, si insinua nelle scuole, negli uffici, nelle palestre e non risparmia nessuno. Il nemico numero uno dei romani, l’influenza A, inizia a far sentire pesantemente i suoi effetti. Si propaga rapidamente, più del previsto. In una settimana sono raddoppiati i contagi nella nostra regione ed tra un mese si arriverà al picco dell’ondata pandemica.
La Asp-Laziosanità fa sapere che i casi sono già quarantamila e si prevede di arrivare presto a cinquecentomila. Proprio per questo gli ospedali si preparano ad affrontare la nuova battaglia, mettendo in campo tutte le forze che hanno. La Federazione nazionale dei medici di medicina generale ieri ha lanciato un appello ai colleghi invitandoli a vaccinarsi contro il virus per «responsabilità sociale». Nelle strutture sanitarie è già bollettino di guerra: i medici servono.
Soltanto al Policlinico Umberto I, sono sette i bambini ricoverati per il virus e tre di questi in terapia intensiva mentre su quattro si aspetta la conferma di positività da parte del Policlinico Gemelli. Più fortunato un piccolo che è stato già dimesso. Stesso scenario proprio al Gemelli: cinque ricoverati di cui tre bambini, mentre nei giorni scorsi altri cinque erano in terapia intensiva. Come se non bastasse ieri in pronto soccorso sono stati visti 45 casi sospetti, ma solo due adulti sono stati trattenuti. Nessuna struttura sanitaria può dire di non aver «ospitato» almeno un paziente con la suina.
La rete Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità svela che nel Lazio in questa fase il nuovo virus si sta propagando principalmente tra i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni, meno tra gli anziani. Solo nell’ultima settimana il tasso di incidenza è stato di 12,33 nuovi casi su mille abitanti nella fascia compresa tra 0 e 14 anni e in generale di 4,32 nuovi casi per mille abitanti.
I timori, quindi, sono reali, nonostante gli esperti sostengano che questa pandemia è anche meno pericolosa delle altre influenze stagionali. Ma il problema è legato alla rapidità del contagio. Negli ultimi sette giorni 68 medici sentinella hanno registrato 378 nuovi casi su 87.427 assistiti. Per fortuna tra gli over 65 la percentuale dei malati è di 1,34 per mille abitanti, mentre tra i 15 e i 64 anni sale al 2,86. Nella stessa settimana, il tasso di incidenza più alto è stato registrato in particolare nella fascia 5-14 anni ed è del 14,21 per mille abitanti e in quella 0-4 anni (tasso 9,17).
«Abbiamo istituito una cabina di regia con il professor Aiuti che è in diretto contatto con il ministero - ha rassicurato il sindaco Gianni Alemanno -. Gli ho chiesto di fare ulteriori verifiche sull’andamento di tutte le opere di prevenzione e vaccinazione. Stiamo facendo il massimo possibile, però ovviamente seguiamo le direttive del ministero della Sanità».
Nelle prossime ore partirà un piano operativo della Regione, che coinvolgerà San Camillo-Forlanini, Umberto I, Gemelli e Bambino Gesù e prevede il potenziamento dei reparti di terapia intensiva, un piano per i ricoveri con nuovi posti letto e più strumenti per la respirazione meccanica. Attraverso i medici di famiglia sarà chiesto ai pazienti, nei casi non gravi, di recarsi in ospedale solo dopo aver effettuato uno screening di esami. La prossima settimana, invece, l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune distribuirà 250mila opuscoli nelle scuole, Asl, uffici pubblici, stazioni Atac e metropolitane e in tutti i principali punti di aggregazione.

«Si tratta di un decalogo - sottolinea l’assessore Sveva Belviso - che oltre a ricordare i sintomi dell’influenza A, contiene consigli utili su dove andare, come comportarsi e a chi rivolgersi in caso si sospetti il contagio».

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