Un parco verde e residenze per gli studenti al posto dell’ex scalo di Porta Romana

Un giardino a disposizione del quartiere, case per i cittadini e servizi per l'università. Potrebbe essere questo il futuro dell'ex scalo ferroviario di Porta Romana: 250mila metri quadri quasi del tutto dismessi e «colonizzati» da extracomunitari e clochard.
La zona, proprietà delle Ferrovie dello Stato, sarà presto restituita alla città, grazie a un accordo con il Comune che coinvolge anche gli altri scali abbandonati della città. «L'obiettivo è destinare almeno il 50 per cento dell'area a verde pubblico - anticipa Giancarlo Tancredi, architetto responsabile di redigere il piano preliminare -. Ma vista la vicinanza alle università Bocconi e Iulm, stiamo pensando di realizzare residenze per studenti e sedi distaccate di alcune facoltà». Oltre ad abitazioni destinate ai cittadini. «Al centro dello scalo sarà costruita la nuova stazione» continua il tecnico. Lo scalo di Porta Romana, il secondo della città per estensione dopo quello di via Farini, potrebbe ritornare a vivere molto presto. «Entro l'estate stipuleremo l'accordo di programma». I lavori potrebbero cominciare all'inizio del 2011. «È un'occasione da non perdere - commenta Enrico Fedrighini, consigliere comunale dei Verdi -. L'assessore Masseroli sta agendo con lo spirito giusto, pesando alla rivalutazione di queste aree, ma anche al potenziamento della rete del trasporto pubblico.

Lo sforzo, adesso, deve essere quello di spingere Trenitalia a prendere impegni concreti e vincolanti, per non rischiare di perdere questo patrimonio». «Questi spazi sono la più grande occasione di sviluppo della città - conclude Giulio Gallera, Pdl -, ma occorre restituirli alla città con criterio. Pensando anche alle attività commerciali aperte dai giovani».

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