ParigiAdesso che i top manager sono rientrati, dopo le giornate dedicate ai media, nei rispettivi quartieri generali, al «Mondial» de l'Automobile - in altri termini il Salone di Parigi che chiude la carrellata 2012 delle rassegne di levatura internazionale del settore automotive - spetta il compito di riportare l'automobile in senso lato al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. Lo stesso «Mondial», al riguardo, mette in campo una propria ricetta: ovvero, il prolungamento in alcuni giorni, da qui al 14 ottobre, dell'orario di apertura sino alle 22. La «prima serata» rappresenta un segnale concreto di come tutti cerchino di fare la loro parte per riportare l'automobile in cima alle priorità politiche e di consumo. Dal canto loro, ovviamente, i costruttori ci provano con le novità che hanno portato nei padiglioni della rassegna.
Secondo gli organizzatori, complessivamente sono circa un centinaio, ma, in realtà, quelle nuove da cima a fondo sono di numero inferiore. Le altre proposte rappresentano l'evoluzione delle offerte più recenti, variazioni sul tema prevedibili e aggiornamenti.
Ecco allora la grande vetrina spaziare da modelli come la generazione numero sette della Volkswagen Golf - inedita interpretazione del best-seller del settore delle vetture di taglia media che propone anche l'anteprima della mitica Gti - piuttosto che dalla nuova Renault Clio, che apre anche un nuovo corso tra le fila della marca francese o, ancora, la city-car Opel Adam e la Toyota Auris (per la prima volta include nei suoi ranghi anche la versione familiare Touring Sports che sfila a sorpresa a Parigi). Svelate, in proposito, pure le Seat Leon e Toledo, quest'ultima «gemella-diversa» della Skoda Rapid, e le Ford Mondeo Wagon e B-Max. Modelli che, insieme ad altri, come la Fiat Panda 4x4 o le evoluzioni a 3 porte e «familiari» della Bmw Serie 1 e delle coreane Hyundai i30 e Kia cee'd sono destinate a una platea vasta. Almeno quando il portafoglio della maggiore degli automobilisti potrà sostenere anche la spesa di una nuova auto.
Passando in ambiti differenti, per categoria e tipologia, va ancora aggiunto che la rassegna parigina tiene a battesimo anche familiari «premium», come l'Audi A3 Sportback e la nuova Bmw Serie 3 Touring; sportive come la Jaguar F-Type; vetture sfiziose al pari della Citroën Ds 3 cabrio; estrose sul modello della Mercedes Cls Shooting Brake, o che contribuiscono ad allargare i ranghi delle «compatte»: per esempio l'accattivante crossover Mini Paceman o il Suv Chevrolet Trax, che si pone al parametro opposto di quello in cui si colloca la quarta serie della Range Rover, che arriva a dieci anni da quella che va in pensione. La madre dei Suv di lusso.
Insomma, si può dire che in questi giorni al «Mondial» de l'Automobile vada in scena la concretezza. Una peculiarità che ben si sposa con i tempi ed è sostenuta anche da altri fattori. Per esempio, la pausa di riflessione a proposito della propulsione elettrica, dovuta a motivi sia puramente politici, come la mancanza cronica a livello globale di una rete ad hoc di infrastrutture, sia da problemi tecnici. Quelli, cioè, legati ai costi di upgrading delle elettriche pure che hanno portato un gruppo, come Volkswagen, ad affermare che la sua scelta «verde» per il futuro punta sulla formula ibrido/plug-in (motore termico più elettrico con batterie ricaricabili a presa normale). Per non parlare dello sviluppo di autotelai che arrivano a includere anche le quattro ruote sterzanti, come avviene per la Lexus GSh, allo scopo di abbinare al taglio drastico dei consumi anche la gradevolezza della guida.
Lo «stand-by» sulla propulsione elettrica - a Parigi evidenziata dalla presenza di vetture comunque di rango, come la Mercedes Sls Amg Electric Drive, dalla versione definitiva della meno pretenziosa Renault Zoe o, ancora, da concept come la Nissan TeRRA e la Toyota IQe - si riflette positivamente sul perfezionamento dei motori a benzina, per renderli più sobri ed efficienti. Tuttavia, a Parigi si nota anche come la fuga in avanti del settore sia sui blocchi di partenza in attesa di tempi migliori. A portarla alla ribalta sono concept-car come l'ibrida pulg-in Crosslane Coupé che prefigura la prossima piccola Suv Audi, la Bmw ibrida plug-in Active Tourer (utilizza anche un inedito motore con 3 cilindri, turbo, a iniezione diretta di benzina) che anticipa la prima trazione anteriore della casa bavarese, la Suzuki S-Cross che diventerà la nuova Sx4, la 2008 che dà un buon assaggio di una prossima Suv compatta di casa Peugeot. Quindi la Lexus Lf-Cc, pronta a diventare la nuova Is, o la Ssangyong e-XIV disegnata a Torino dallo Studio Idea che si trasformerà in un compatto crossover.
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