Parisse: «Vietato fischiare»

RomaNon saranno con le spalle al muro, ma un po’ di pressione deve esserci nel quartier generale degli azzurri prima di questa quarta sfida del Sei Nazioni. Il Galles, campione uscente, sbarca a Roma per affrontare un’azzurro sbiadito dopo le tre sconfitte contro Inghilterra, Irlanda e Scozia. Il cucchiaio di legno, la maglia nera del torneo, è ad un passo per una squadra che non vince dal giugno scorso quando a Cordoba Mallett riuscì a conquistare una pesante vittoria contro i Pumas. Nel mirino ci sono le scelte del commissario tecnico, i rapporti tra staff, tecnico e manager, la stessa preparazione atletica. E un sistema di gioco piuttosto prevedibile.
È uno dei nostri limiti che oggi verranno ancora una volta messi sul banco di prova contro un Galles che è ancora in corsa per la vittoria a dispetto della sconfitta dell’ultimo turno allo Stade de France. I Dragoni giocano. Warren Gatland ha centrato lo slam al primo colpo lasciando volare l’istinto. Si permette contro l’Italia di rovesciare la squadra come un calzino lasciando una speranza ai ragazzi di Mallett. Tornano al Flaminio dopo la sconfitta di due anni fa 23-20 maturata in pieno recupero. Anche Mallett deve cambiare: Rubini dal primo minuto all’ala, Mirco Bergamasco che ritrova il ruolo di centro e Nieto che sostituisce uno spento Castrogiovanni. Non ci sarà Andrea Masi, dovremo fare a meno della sua tenuta difensiva. Il resto è più o meno lo stesso di due settimane fa.
L’eclisse in terra di Scozia ha rappresentato uno dei momenti più bui della recente storia azzurra e non deve essere stato facile nel quartier generale azzurro della Borghesiana, alle porte di Roma, lavorare in serenità. Dopo le contestazioni ricevute al Flaminio per la sconfitta con l’Irlanda, il ko di Murrayfield non ha certamente favorito la riconciliazione con un pubblico che fino ad ora è stato anche troppo paziente. «Ma la gente che ha voglia di fischiare è meglio che vada a vedere un altro sport», ha tagliato corto capitan Parisse.


Ma nello staff azzurro sanno che se le cose non dovessero cambiare da qui alla fine del torneo, è probabile che cambi qualcosa nel fin troppo dorato purgatorio azzurro. Tutto si deciderà tra otto giorni quando il libro verrà scritto. Per ora siamo al quarto capitolo, quello gallese. Il calcio d’inizio alle 16. (Diretta tv su La7).

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