"È eccessivo". La solita sinistra contro il Cav: si lamenta pure per lo stop in Parlamento

Populismo, retorica e scarsa empatia affollano i messaggi degli esponenti della sinistra che si lamentano dello stop ai lavori del Parlamento per i funerali di Silvio Berlusconi

"È eccessivo". La solita sinistra contro il Cav: si lamenta pure per lo stop in Parlamento
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L'empatia e il rispetto non sembrano essere parole note alla sinistra parlamentare italiana. Lo dimostrano anche le lamentele che in queste ore si stanno alzando da alcuni partiti in merito allo stop ai lavori parlamentari per Silvio Berlusconi, che riprenderanno giovedì alle 15. Non è vero, quindi, come riferiscono da sinistra, che ci sarà un fermo di 7 giorni. Riccardo Magi, segretario di +Europa, utilizza addirittura la scomparsa del Cavaliere per sferrare un attacco politico al centrodestra nelle ore in cui tutti piangono la scomparsa del senatore, nonché presidente di Forza Italia, partito dell'attuale maggioranza di governo.

"Credo che fermare il Parlamento per una settimana sia una scelta infelice e sbagliata. È vero che questo governo e questa maggioranza hanno scarso senso delle istituzioni, visto il ricorso continuo alla decretazione d'urgenza e l'inserimento di misure che spesso poco c'entrano con il contenuto dei decreti, ma ci sarebbero provvedimenti importantissimi da discutere. Spero almeno che l'interruzione dei lavori parlamentari non sia un modo per temporeggiare e rivedere gli assetti interni al centrodestra dopo la scomparsa del leader di Forza Italia", ha dichiarato senza vergogna sul suo profilo Twitter, scatenando le reazioni di quanti l'hanno trovato inopportuno.

Un messaggio simile a quello che è stato pubblicato da Luigi De Magistris, portavoce di Unione popolare, con lo stesso strascico di polemiche: "La sospensione per tutta la settimana delle votazioni in Parlamento per la morte di Berlusconi è davvero inaccettabile. I bisogni, le tragedie, i diritti delle persone del Paese possono attendere perché nel nuovo regime bisogna stare una settimana inginocchiati". Il popolo, in questo momento, sta dimostrando maggiore attenzione rispetto ai politici che con Berlusconi hanno condiviso una vita di lavoro e gli scranni del parlamento.

Si unisce al coro dei lamenti anche l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti. "Con tutto il rispetto per la morte di Berlusconi e le doverose celebrazioni per una figura come la sua, mi sembra davvero esagerato il congelamento dei lavori parlamentari per 7 giorni. Credo che gli italiani facciano fatica a comprendere tale scelta, tanto più visto che ci sono molti dossier in attesa di risposte urgenti, primo tra tutti il Pnrr", ha scritto.

Sceglie la strada de populismo, invece, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "Ma non è un po' eccessivo? Certo il cordoglio, il rispetto, i funerali di Stato. Nulla da obiettare. Ma la scelta, tutta politica, del lutto nazionale, e le Camere ferme addirittura per una settimana...

Per quanti giorni - riprende - avrebbe dovuto fermarsi il Paese dopo le stragi in cui furono uccisi Falcone, Borsellino e le loro scorte? O dopo il rogo della ThyssenKrupp in cui morirono bruciati vivi 7 lavoratori? O di fronte alla quotidiana terribile conta dei morti sul lavoro?".

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