Passeggeri a nudo anche nei nostri aeroporti

RomaAnche i passeggeri in partenza dai maggiori scali italiani saranno messi «a nudo» dagli addetti ai controlli.
Gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa, infatti, avranno presto i primi body scanner, gli apparecchi che consentono di passare ai raggi X il corpo umano rilevando se qualcuno ha inghiottito capsule di esplosivo o se lo ha nascosto nelle mutande, come i terroristi del terzo millennio hanno imparato a fare. L’Italia, dunque, è pronta. Dal bilancio dell’Enac sono stati già accantonati circa due milioni di euro che consentiranno di acquistare una decina di apparecchi. Inizialmente saranno utilizzati per i voli «sensibili», cioè quelli diretti in Usa, Inghilterra e Israele.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini e quello dell’Interno Roberto Maroni hanno spianato la strada all’ingresso di questa nuova tecnologia, necessaria a rafforzare la sicurezza nei nostri scali anche a costo di sacrificare la privacy dei passeggeri. «Il diritto a non saltare in aria è la precondizione di tutte le libertà», dice Frattini, ricordando che i body scanner sono lo strumento più idoneo per fermare i terroristi in grado di trasformarsi in volo in uomini bomba. «A tutte le persone che invocano la privacy - aggiunge il ministro - dico che capisco il sacrificio, ma è un sacrificio che vale la pena di fare». Anche Maroni è d’accordo che il «diritto alla vita è superiore a quello della privacy». A giorni il ministro incontrerà il presidente dell’Enac Vito Riggio per parlare delle modalità di utilizzo degli scanner cercando con lui una soluzione che garantisca quanto più possibile la riservatezza dei viaggiatori. «Credo che si possa adottare una soluzione concreta ed equilibrata - spiega - con scanner poco invasivi della figura del corpo dei passeggeri, che appare opacizzato all’operatore, ma è in grado di rilevare qualunque anomalia». Domani il Comitato interministeriale per la sicurezza aeronautica avvierà le procedure per dotare Malpensa e Fiumicino dei body scanner. «Cominceremo con gli scali considerati più sensibili - annuncia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli - tenendo nella dovuta considerazione le problematiche inerenti la privacy e per escludere ogni riflesso sulla salute dei passeggeri». Sempre domani si terrà la riunione straordinaria del Comitato per la sicurezza aerea della Commissione europea che dovrà valutare l’uso degli scanner in tutti gli aeroporti europei, dopo che l’Olanda ha deciso di renderli obbligatori per i voli verso gli Stati Uniti e ora vorrebbe introdurli anche per tutte le altre destinazioni europee. All’Italia manca ancora un tassello: la certificazione Ue che individui un unico modello di scanner, rispondente a determinati requisiti su privacy e salute.
Pronti pure i passeggeri. Molti quelli favorevoli all’introduzione dei body scanner.

«Se si può essere tutti più sicuri - commenta un giovane in partenza da Fiumicino per Londra - è chiaro che il discorso della privacy passi in secondo piano». Gli fa eco una signora diretta a Londra: «Lo trovo abbastanza invasivo, certo, però se questo è il costo per la nostra sicurezza meglio nudi e vivi che morti».

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