Il Pdl ancora non c’è ma Polverini sì: «Avanti tra la gente»

Il Pdl non c’è ma Polverini sì. Eccome. I continui no della magistratura alla presenza del primo partito italiano nella lista che gli elettori romani troveranno nelle urne i prossimi 28 e 29 marzo infastidiscono naturalmente la candidata del centrodestra. Ma forse la infastidisce ancora di più la confusione indotta nell’elettorato. «Sto girando tutta la regione da tre mesi e in questa ultima settimana c’è stato uno sbandamento degli elettori di tutti i partiti. Senza contare che sono state scritte cose non vere», ha detto Polverini alla trasmissione televisiva «Il caffè» su Rai News 24. «Si è sostenuto - ha detto Renata Polverini - che non solo la lista del Pdl era esclusa dalla competizione elettorale, ma anche il listino e addirittura la mia lista civica, che ho presentato personalmente e che è stata accettata subito in tutte le Province del Lazio. Anche ieri (lunedì, ndr) subito dopo il respingimento del Tar sul ricorso del Pdl alcuni giornali su internet - ha sottolineato - hanno titolato “Polverini senza candidati”. Non è vero, ci sono i candidati di tutte le altre liste che mi sostengono. Intanto continuo la mia campagna elettorale e vado avanti sulle cose che interessano alle persone». Di certo, Polverini non pensa che dietro il caos delle liste ci sia una lotta interna alla maggioranza contro la sua candidatura. «Non penso di poter giustificare un caos così grande. Forse - ha risposto al giornalista - mi si sopravvaluta in questo senso. Ho fatto la sindacalista per 27 anni e ho accettato questo incarico nell’interesse delle persone. Faccio una campagna elettorale sui temi che interessano le persone e non credo di aver pestato i piedi a nessuno».


Polverini ha trovato modo di punzecchiare la sua avversaria sul tema del lavoro, che all’ex sindacalista sta naturalmente molto a cuore: «Ho sempre difeso il lavoro con tutti i suoi diritti a iniziare dall’articolo 18, quello che Emma Bonino, con i Radicali, voleva abrogare con un referendum nel 2000», ha detto la candidata del centrodestra commentando la prima pagina di Liberazione di ieri, che riportava una foto del presidente della Repubblica, in merito alla legge che prevede un arbitrato per la cause di lavoro. Secondo la Polverini, «Liberazione non si deve soltanto rivolgere al Capo dello Stato ma deve anche essere sicuro che il candidato che appoggia nel Lazio non la pensi diversamente».

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