Il mondo della moda tutto, piange la scomparsa del grande stilista di origine spagnola, nato nei Paesi Baschi con il nome di Francisco Rabaneda Cervo, diventato poi Paco Rabanne, morto a Portsall in Francia all'età di 88 anni. Custode di una grandissima eredità stilistica, la sua scomparsa è stata confermata dal gruppo spagnolo Puig, che controlla la casa di moda Paco Rabanne e il sostanzioso business dei profumi. Fu il primo ad avere l'intuizione di usare la musica nelle sfilate fondendo l'arte della moda, con vibranti sensazioni sonore, per accompagnare le passerelle, creando in questo modo un forte impatto emotivo.
Era il figlio della capocucitrice della filiale spagnola di Balenciaga e fin da piccolo l'amore per il bello fece parte della sua vita. Arrivò in Francia dopo lo scoppio della guerra civile spagnola e proprio lì cominciò a studiare architettura. Questa formazione, e la grande passione per lo studio delle forme e della materia, fu poi il suo filo conduttore di tutta la sua carriera, cominciata negli anni '60 come creatore di gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga. Nel 1965creò il suo primo abito, per poi, nel 1966, dare vita alla sua famosa casa di moda. Visionario è il termine che meglio definisce la sua opera stilistica, Space Age, che oltre agli spigoli arrotondati, è caratterizzata da un design di forma sferica. Fu un'altra icona della moda, Coco Chanel che lo definì "il metallurgico della moda", per i particolari materiali con cui creava, come pelle, carta, plastica e metallo. Nel 1973 allargò la sua visione ai profumi, creando l'eau de toilette maschile Paco Rabanne Pour Homme, che ancora oggi è uno dei profumi più iconici del mercato.
A conferma di questo suo pensiero, il ricordo della sua casa di moda su Twitter: "La Maison Paco Rabanne desidera onorare il nostro visionario designer e fondatore, scomparso oggi all'età di 88 anni. Tra le figure più fondamentali della moda del 20° secolo, la sua eredità rimarrà una costante fonte di ispirazione. Siamo grati a Monsieur Rabanne per aver stabilito il nostro patrimonio d'avanguardia e definito un futuro di possibilità illimitate". Le sue creazioni furono molto amate anche dal mondo del cinema, suoi erano i costumi di scena del film Barbarella con Jane Fonda, che racchiudevano perfettamente le sue idee visionarie sulla moda.
Suo anche il vestito di paillettes indossato da Audrey Hepburn nel film Due per la strada. Profondamente credente, aveva deciso di lasciare il mondo delle passerelle nel 1999 e da quel momento si era ritiratto a vita privata, tanto da essere poi soprannominato: "Il monaco della moda".
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