
I punti chiave
Lo scorso 25 marzo il principe Harry e il principe Seeiso del Lesotho hanno annunciato le loro dimissioni dall’ente Sentebale. I due fondarono la charity nel 2006, con l’obiettivo di aiutare i malati di AIDS e di quanti hanno contratto l’HIV. Questo abbandono improvviso sarebbe la conseguenza di una faida intestina tra la presidentessa, Sophie Chandauka e i fondatori. Uno scontro che da alcuni giorni sta occupando le pagine dei giornali, arricchendosi di nuovi dettagli per nulla edificanti nei confronti del duca di Sussex e che sarebbe stato causato da Meghan Markle.
Addio a Sentebale
L’addio dei principi Harry e Seeiso all’organizzazione Sentebale è arrivato come il classico fulmine a ciel sereno: “A malincuore ci dimettiamo dai nostri ruoli di patroni dell’organizzazione”, hanno dichiarato i due in una nota congiunta citata da The Times, specificando, però, che il loro addio non sarebbe “una scelta volontaria”, bensì un atto a cui si sarebbero “sentiti costretti per prenderci cura dell’ente di beneficenza”.
Tutto sarebbe iniziato a causa di gravi divergenze con la presidentessa dell’ente, Sophie Chandauka, che ha ricevuto la nomina nel 2023. In un primo momento, però, la natura di tali screzi era piuttosto vaga. I giornali hanno parlato di un presunto spostamento della raccolta fondi dalla sede principale di Sentebale, ovvero Londra, all’Africa che avrebbe indispettito il consiglio di amministrazione.
Inoltre, in un’intervista citata da Sky.com, la Chandauka ha lanciato delle pesanti accuse, pur senza fare alcun nome: “Ci sono persone in questo mondo che si comportano come se fossero al di sopra della Legge, maltrattano le persone e poi giocano la carta del vittimismo e usano la stampa che disprezzano per danneggiare le persone che hanno il coraggio di sfidare la loro condotta”, definendo il suo impegno nell’ente “la storia di una donna che ha osato denunciare problemi di cattiva amministrazione, gestione debole, abuso di potere, bullismo, molestie, misoginia, misoginia verso le donne di colore…”. Nelle ultime ore questione avrebbe assunto dei contorni un po’ più nitidi, sebbene per nulla favorevoli alla reputazione di Harry e Meghan.
“Bullismo e molestie”
In una nuova intervista a Sunday Morning di Sky Sophie Chandauka ha fatto delle affermazioni più circostanziate sulla lotta interna Sentebale, colpendo direttamente il duca di Sussex: “La sola ragione per cui sono qui è perché a un certo punto, martedì, il principe Harry ha autorizzato la diffusione pubblica di una notizia dannosa, senza informare né me, né il mio direttore nazionale, né il mio direttore esecutivo”. Secondo la Chandauka l’intera vicenda avrebbe avuto serie ripercussioni sulle “540 persone che lavorano nell’organizzazione Sentebale e sulle loro famiglie” e il comportamento di Harry sarebbe “un esempio di molestie e bullismo su vasta scala”.
Queste parole indurrebbero a pensare che anche la prima dichiarazione della Chandauka, riportata da Sky.com, potesse essere, in realtà, diretta proprio a Harry. Tutto sarebbe iniziato il 12 aprile 2024, durante la Royal Salute Polo Challenge, organizzato in Florida da Sentebale. Dopo la partita, al momento delle foto di rito con i vertici dell’associazione e i Sussex, Meghan Markle avrebbe chiesto alla Chandauka, con un gesto apparentemente ben poco aggraziato, di allontanarsi da Harry e farle spazio.
Da quel momento sarebbero iniziate le pressioni per far dimettere la presidentessa, puntando su presunti atteggiamenti definiti “da tiranna”, come ha riportato il Daily Mail. Non sarebbe finita qui: Sophie Chandauka sostiene che dopo l’evento in Florida il team dei Sussex le avrebbe chiesto di difendere Meghan dagli attacchi mediatici, ma lei si sarebbe rifiutata. Come rappresaglia il principe avrebbe “scatenato contro di me la macchina delle pubbliche relazioni dei Sussex”.
In un’altra intervista al Financial Times la Chandauka è andata oltre, aggiungendo: “Il rischio numero uno per l’organizzazione era la tossicità del brand del suo patrono” e spiegando che Harry e Seeiso potrebbero aver provocato volontariamente la faida interna per “portare al fallimento” Sentebale e poi correre a salvarla, prendendosi tutto il merito.
In tutta questa confusione si sarebbe inserita la faccenda relativa allo spostamento della raccolta fondi in Africa (dove è presente buona parte del team della charity), a quanto sembra guardata con sospetto dalla base londinese, chiamiamola così, di Sentebale.
La versione di Sophie Chandauka è stata bollata come “del tutto infondata” da un insider dell’organizzazione, ma la presidentessa non avrebbe alcuna intenzione di dimettersi. Il caso Sentebale non è ancora chiuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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