Non è un mistero che William e Kate, prima di diventare la coppia apparentemente inossidabile che vediamo oggi, abbiano attraversato dei momenti difficili. Come accade a quasi tutti gli innamorati del mondo. In particolare i due si dissero addio nel 2007, ma la lontananza durò solo tre mesi prima della riconciliazione definitiva. Finora, però, conoscevamo poco o nulla dei dettagli di questa rottura. Nella biografia “Catherine. La Principessa del Galles”, i cui estratti sono stati pubblicati dal Daily Mail e che uscirà per Rizzoli il prossimo primo agosto, l’esperto reale Robert Jobson ci racconta cosa accadde davvero in quei mesi, dalla telefonata che sembrava aver messo fine alla storia d’amore dei principi al chiarimento durante una festa in maschera.
Dal primo incontro alla rottura con una telefonata
La relazione tra William e Kate iniziò all’Università di St. Andrews, in Scozia. La principessa avrebbe catturato l’attenzione dell’erede al trono indossando un vestito molto audace durante una sfilata di beneficenza nel 2002. Secondo Robert Jobson, però, la futura coppia si sarebbe conosciuta molto tempo prima, quando William studiava ancora a Eton e Kate al Marlborough College. Un insider ha rivelato all’autore: “Allora c’erano molte occasioni di socializzazione” tra gli studenti di diverse scuole, “si conoscevano tutti”.
Dopo la sfilata William e Kate capirono di essere innamorati. Finiti gli studi la principessa iniziò a lavorare da Jigsaw, il principe iniziò l’addestramento militare nell’Accademia di Sandhurst. Sembra perfino, sostiene Jobson, che il capo del brand Jigsaw abbia messo a disposizione dei due la sua villa sull’isola di Mustique (un privilegio più unico che raro).
Qualcosa, però, cominciò a incrinarsi durante le Festività del 2006: Kate comprese che “qualcosa non andava” perché non sarebbe stata invitata al tradizionale Natale di Sandringham (ma c’è da dire che questa possibilità, di solito, viene riservata alle fidanzate ufficiali dei membri della royal family). William, inoltre, avrebbe rifiutato l’offerta di trascorrere il Capodanno con i Middleton.
Sempre secondo la biografia di Jobson il 4 marzo 2007 William e Kate sarebbero andati in vacanza a Zermatt, sulle Alpi Svizzere. La principessa avrebbe sperato che quel viaggio si trasformasse in qualcosa di più, magari nell’ufficializzazione del loro legame. William, però, avrebbe avuto la pessima idea di portarsi dietro i suoi amici più cari, Thomas van Straubenzee e Guy Pelly.
Inutile dire che l’atmosfera venne completamente rovinata. Il peggio sarebbe arrivato a Pasqua 2007, quando “in una conversazione telefonica di trenta minuti carica di emozioni la coppia ammise di non essere sulla stessa lunghezza d’onda…”. William avrebbe detto che entrambi avevano bisogno “di un po’ di spazio” per “trovare la loro strada”. Per Kate sarebbe stato “un colpo devastante”, soprattutto perché il principe l’avrebbe lasciata con una telefonata.
“Sono libero”
All’umiliazione del litigio telefonico se ne sarebbe aggiunta un’altra: poco dopo la rottura William si sarebbe recato con gli amici nel nightclub Mahiki a Mayfair, dove avrebbe ordinato una bottiglia di Dom Perignon del ’98 e, dopo essersi ubriacato, si sarebbe lanciato sulla pista da ballo gridando: “Sono libero!”.
Kate, pare su suggerimento di sua madre, avrebbe fatto la cosa più sensata in quel momento: invece di chiudersi in casa a piangere, avrebbe scelto di reagire e iniziare una nuova vita, magari nella speranza che il principe capisse cosa si era perso. Prima sarebbe partita per Dublino con la mamma, Carole Middleton, poi per Ibiza con il fratello James e un’amica.
Dopo i viaggi iniziò la fase delle serate mondane, documentata anche dai tabloid all’epoca. Kate e la sorella Pippa si fecero notare nei locali più alla moda di Londra, tanto da stimolare la creatività dei tabloid, che coniarono il cattivissimo soprannome di “Wisteria Sisters”, cioè “Sorelle Glicine” per la loro presunta capacità, proprio come il glicine, di “arrampicarsi”, di scalare con disinvoltura e abiti sempre alla moda i “gradini” della società.
Kate si dedicò anche allo sport, in particolare al canottaggio e la sua personalità così dirompente, in apparenza per nulla lamentosa, le attirò le simpatie del pubblico e anche qualche corteggiatore facoltoso. Il principe William, geloso della nuova vita di Kate, avrebbe capito che era lei la donna della sua vita e che non avrebbe potuto né dovuto lasciarsela scappare. Così avrebbe tentato di riconquistarla, ma in un primo momento Kate, pur mostrandosi cortese, lo avrebbe snobbato. Fino a una sera di fine primavera.
La festa in maschera
Il 9 giugno 2007 Kate avrebbe accettato l’invito di William a partecipare a una festa in maschera “Freakin Naughty” con cui i giovani militari festeggiavano la fine dell’addestramento. In quell’occasione la principessa avrebbe sferrato l’attacco finale per riprendersi il fidanzato: “Arrivò vestita da infermiera”, ha scritto Jobson e “William puntò dritto verso di lei”. Dopo aver chiacchierato a lungo i due si sarebbero diretti verso la pista da ballo e poi si sarebbero baciati di fronte all’intera comitiva, sancendo il ritorno di fiamma.
La pazienza di Kate, soprannominata dai giornali “Waity Katie” (“la Kate che aspetta”) aveva dato i suoi
frutti. Jobson ha rivelato: “Catherine sapeva che William non aveva fretta di farle la proposta e la verità è che lei era preparata ad attendere finché lui non fosse stato pronto. Dopotutto erano innamorati, no?”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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