Sandra Mondaini, la tv, la morte. Quando Raimondo Vianello venne censurato

Oggi, 7 maggio 2024, Raimondo Vianello avrebbe compiuto 102 anni, cinquanta dei quali vissuti da protagonista indiscusso della televisione italiana

Raimondo Vianello con Sandra e Paola Barale in Cascina Vianello (1996)
Raimondo Vianello con Sandra e Paola Barale in Cascina Vianello (1996)
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Oggi, 7 maggio 2024, Raimondo Vianello avrebbe compiuto 102 anni, cinquanta dei quali vissuti da protagonista indiscusso della televisione italiana. Attore, sceneggiatore ma soprattutto conduttore, Raimondo Vianello è stato il volto gentile e ironico dello spettacolo e ha fatto del suo matrimonio con Sandra Mondaini uno show lungo una vita.

Sportivo e grande appassionato di calcio (il Palermo nel '46 lo avrebbe voluto mettere sotto contratto), al terreno di gioco Raimondo Vianello preferì il set cinematografico, dove esordì nel 1946 con una parte nel film "Partenza ore 7". Da lì seguirono decine di pellicole girate al fianco di colleghi come Totò, Aldo Fabrizi, Virna Lisi, Eduardo De Filippo e Walter Chiari. La svolta nella sua carriera già luminosa arrivò negli anni '50 con la nascita del primo canale televisivo nazionale. Insieme a Corrado e Mike Bongiorno, Raimondo Vianello diventò uno dei fondatori e pilastri della televisione italiana con rubriche comiche e poi conduzioni di prestigio - da "Sai che ti dico?", "Tante scuse", "Stasera niente di nuovo", "Il gioco dei nove", "Pressing" al "Festival di Sanremo" e "Miss Italia" - che lo hanno visto attraversare quattro decenni di tv.

Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi e la censura

Prima di Sandra, Raimondo Vianello ebbe un'altra importante spalla, con la quale formò una coppia comica indimenticabile: Ugo Tognazzi. I due si conobbero nel 1951 e per sei anni lavorarono fianco a fianco in teatro e al cinema. "Siamo diventati coppia per caso", raccontò a Repubblica Vianello poco dopo la morte dell'amico e collega: "Lui aveva una scena su una panchina con un altro signore che se ne andò, io lo sostituii. Quando si aprì il sipario ed eravamo seduti insieme sulla panchina, partì una gran risata. Noi ci guardammo di sottecchi come a dire: l'accoppiata funziona, anche solo dal punto di vista fisico, lui moro e forte, io esile e biondo. Avevamo una sintonia di coppia. Bastava, al ristorante, il lieve difetto di un cameriere per farci ridere fino alle lacrime".

Insieme Tognazzi e Vianello hanno lasciato un segno nella storia del cinema e della televisione italiana degli anni '50 nel bene ma anche nel male. Infatti, i due attori furono i primi a essere censurati in tv dopo la gag sul Presidente della Repubblica Gronchi nel loro spettacolo "Un, due, tre". La parodia della caduta del Presidente Gronchi alla Scala a Milano, in occasione della visita di Stato del generale De Gaulle, suscitò uno scandalo senza precedenti e gli costò il contratto con la rete nazionale. La loro trasmissione venne cancellata nel 1959 nonostante gli ottimi ascolti e loro, anni dopo, scherzarono su quell'episodio: "Tognazzi era in piedi, doveva sedersi ma la sedia non c'era. Cadde. E io: ma chi ti credi di essere? Finita la trasmissione andammo in camerino e c’era già la raccomandata di licenziamento. Così chiudemmo la nostra avventura con la Rai".

Raimondo Vianello e Sandra Mondaini

La sua carriera fu segnata dall'incontro con Sandra Mondaini, conosciuta nel 1958 a teatro durante lo spettacolo parodia "Sayonara Butterfly". Da quel momento non c'è più stato Raimondo senza Sandra e l'amore è andato di pari passo con il sodalizio artistico. Da sempre allergico al "sì", Raimondo Vianello capitolò il 28 maggio 1962, sposando Sandra Mondaini nella chiesa di San Giovanni a Porta Latina a Roma alla presenza di pochissimi invitati, tra i quali Ugo Tognazzi (testimone di Vianello) e Maurizio Costanzo, unico cronista ammesso alla celebrazione. Sandra e Raimondo insieme sono rimasti quasi 50 anni e il loro amore, fatto di screzi, battute e gag, lo hanno portato in tv in programmi cult come "Sandra e Raimondo Show", "Casa Vianello" e "Cascina Vianello". Del sentimento che li ha legati per quasi cinque decenni rimane una celebre gag fatta nell'ultima intervista rilasciata nel 2009. "Il nostro amore? Sopportazione forse", disse Vianello, e Sandra replicò: "Da tanto che mi voleva bene, in un nostro anniversario di matrimonio, credo il quarantesimo, mi regalò una rosa, un pacchettino e un biglietto con scritto 'Con simpatia'".

Raimondo Vianello, come è morto

Il 15 aprile 2010 Raimondo Vianello morì presso l'ospedale San Raffaele di Milano. Aveva 87 anni. A causare la sua morte fu un blocco renale, per il quale fu ricoverato il 5 aprile. Dopo dieci giorni di battaglia, il conduttore spirò tra le braccia di Sandra, che rimase al suo fianco fino alla fine. Dal 1972 Vianello viveva con un solo rene. In quell'anno Raimondo scoprì di avere un cancro e si fece asportare un rene per sconfiggere la malattia.

Dopo l'intervento chirurgico Vianello tornò alla sua vita senza avere mai ricadute ma, con l'avanzare dell'età, l'unico rene rimastogli fu compromesso portandolo alla morte. Cinque mesi dopo la sua dipartita anche la compagnia di una vita, Sandra Mondaini, morì per una rara vasculite.

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