Piazza Duomo blindata per il comizio

Quando si parla di ordine pubblico nel corso di grosse manifestazioni, i rischi possono essere innumerevoli, molte le incognite, infiniti i pericoli. Lo sanno bene gli oltre mille uomini delle forze dell’ordine (poliziotti, carabinieri e finanzieri ai quali si affiancheranno i vigili urbani per la viabilità) che dovranno coordinarsi e collaborare con le circa 400 persone dello staff del Pdl pronte a raggiungere Milano in occasione della Festa nazionale del Popolo della Libertà dal 23 settembre al 3 ottobre con incarichi di vario genere, ma allertati soprattutto in materia di sicurezza. «Un’“invasione di campo”, che non consideriamo invasiva rispetto ai nostri incarichi, ma piuttosto l’espressione della volontà di fare in modo che in quei giorni tutto si svolga nel migliore dei modi» fanno sapere gli uomini delle forze dell’ordine impegnati sul campo.
Se aleggi lo spettro di un altro caso Tartaglia, se si temano episodi come quello dei fumogeni lanciati contro il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni durante la festa del Pd a Torino o semplicemente si ha paura di contestazioni che potrebbero impedire ai vari ministri o allo stesso presidente del Consiglio di tenere un comizio, nessuno ne parla. Tuttavia le misure prese parlano da sole. Basti pensare che già da agosto è in pieno svolgimento in città un’attività di monitoraggio ad ampio spettro che permetterà, durante quegli 11 giorni, di tenere tutto sotto controllo sia durante gli incontri aperti al pubblico (come le conferenze o la proiezione di filmati) sia per quelli più ristretti per i quali è previsto il numero chiuso. E che al Castello Sforzesco e in piazza Duomo (i principali tra i cosiddetti «obiettivi sensibili») durante tutta la durata della kermesse, si alterneranno almeno una trentina di uomini sul turno delle 24 ore. Si parte dalle misure precauzionali che si dividono in passive (transennamenti, scrupolosa osservanza delle misure di sicurezza) a quelle attive, con personale in divisa e altro in borghese che si mischierà più facilmente alla folla.

Il 3 ottobre, giorno del corteo che dal Castello raggiungerà il Duomo per il comizio di Silvio Berlusconi, poi, sono oltre 500 uomini (e stiamo parlando solo di quelli delle forze dell’ordine) che seguiranno il corteo guidato dal presidente del Consiglio.

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