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Capotreno fuori pericolo. Sciopero flop, ma disagi

"Amo il mio lavoro, appena guarito riprendo". Salvini: "Per certe toghe non si espelle nessuno"

Capotreno fuori pericolo. Sciopero flop, ma disagi
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Nuova giornata di disagi per l'Italia, dopo la mobilitazione seguita all'accoltellamento del capotreno. L'episodio è avvenuto ieri su un convoglio ferroviario partito da Genova. L'uomo, Rosario Ventura, è fuori pericolo. «Non mi ha spaventato. Appena guarito tornerò a fare il mio lavoro. Il mio lavoro mi è sempre piaciuto farlo e continuerò a farlo», ha fatto sapere. Lo sciopero - convocato d'urgenza due giorni fa dai sindacati - ha prodotto non pochi inconvenienti per i pendolari. L'agitazione che è terminata alle 17 ha visto in prima linea Cgil, Cisl e Uil. Il fine era ottenere maggiore sicurezza per il personale presente sui treni, nonostante buona parte del mondo sindacale si dica contrario ai decreti sicurezza del governo Meloni. Lunghissime le code tra Termini e Tiburtina per il cambio dei biglietti e la richiesta d'informazioni, insieme ai ritardi e alle cancellazioni di alcuni treni: fino a tre ore. Stesso discorso per Milano, dove però Trenord ha sottolineato come il 70% dei convogli abbia viaggiato in maniera regolare. Problemi anche a Bologna e a Firenze - altri due snodi cruciali della linea ferroviaria italiana - dove si sono accumulati altri ritardi. Tuttavia, i dati raccontano percentuali di adesioni molto basse: 0% per molte società, la maggior parte, 0,7% per Rfi, 30.17% per Trenitalia Spa, 23% per Fs Security e 33.9% per Trenitalia T-PER. La moglie del capotreno ha dichiarato: «Non avrei mai pensato fino a qualche anno fa che essere la moglie di un capotreno fosse così a tratti pieno di palpitazioni. Da un po' non mi sento tranquilla quando lo vedo uscire di casa».

Tra coloro che hanno commentato l'accoltellamento del capotreno, anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Il segretario della Lega ha associato l'accaduto al duello in corso con certa magistratura sulle espulsioni di migranti irregolari. «Vorrei sapere se quel giudice prende il treno, l'autobus o la metropolitana - ha detto il vicepremier - perché a questo punto non possiamo più espellere nessuno». E ancora: «Che una buona parte di questi casi di aggressione sia imputabile a cittadini stranieri non regolari dovrebbe far riflettere tutta la politica». Salvini si è riferito al caso del «disgraziato accoltellatore egiziano» - quello del capotreno - che per «qualche giudice non si può espellere» dato che «l'Egitto non è un Paese sicuro». E questo, nonostante in Egitto vadano «15 milioni di turisti». Venerdì 8 ci sarà un nuovo sciopero. Il ministero ha assicurato «massimo impegno» per l'«equilibrio» tra il «diritto alla mobilitazione» e quello del «lavoro». Nonostante lo sciopero, il sindaco di Milano Beppe Sala non spegnerà le telecamere dell'area B e dell'area C. Il Pd, con l'ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha appena perso le elezioni Regionali in Liguria contro Marco Bucci, ha interrogato il ministro dell'Interno Piantedosi e Salvini stesso sulle misure che l'esecutivo intende adottare per rafforzare la sicurezza sui treni.

Anche il neo-governatore ligure Marco Bucci ha commentato la vicenda: «Sono cose pazzesche che bisogna risolvere, non è possibile che la gente si comporti così. C'è qualcuno che ci fa politica dietro, cose che non sono accettabili, punto e basta», ha fatto presente.

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