Il Piemonte che avanza «Dossier» dà voce a un modello per il Paese

Il Piemonte guarda avanti, oltre la crisi. Ed è un modello di riconversione industriale e di nuova economia per l’Italia e l’Europa. Uno scenario d’eccellenza in tutti i domini d’impresa che ha fatto dell’internazionalizzazione e della diversificazione strategica, una delle chiavi di volta del futuro della regione, dove si stanno determinando i prossimi schemi di sviluppo dell’industria italiana. E la sua capitale Torino, città mistica e industriosa per eccellenza, è stata scelta da Dossier - che dedica il prossimo numero in allegato a il Giornale, interamente al Piemonte - come metropoli simbolo per tutti quei valori che le celebrazioni del 150° dell’Unità nazionale rimettono in luce.
La testata, anche questa volta, dà voce agli imprenditori più eccellenti dell’anno. Fabrizio Danna, presidente della Batrax, che si appresta a lanciare il suo marchio di fabbrica Jaggy anche negli Usa e in Cina, dove è in programma l’apertura di oltre 200 punti vendita monomarca, entro i prossimi cinque anni, è stato scelto come testimone del settore moda. Nell’ingegneria civile, invece, è Angela Procopio, amministratore delegato della Sti, rinomata per le opere realizzate durante le Olimpiadi invernali del 2006, a farsi portavoce su Dossier delle problematiche legate alle grandi infrastrutture italiane, la cui situazione di stasi rischia di bloccare numerose imprese.
E non mancano altre testimonianze di quel Piemonte nel quale si identifica il periodico, anche tramite le riflessioni del suo direttore, Raffaele Costa, un liberale piemontese rigoroso, concreto, attento ai fenomeni della società, finanche austero quando si tratta di difendere quei principi che hanno guidato per lunghi anni la sua attività politica. «Costa ha scritto una delle pagine più belle della politica italiana degli ultimi 50 anni - spiega l’editrice Maria Elena Golfarelli -. L’onestà intellettuale, la moderazione dei toni, la riflessione mai scontata sulle questioni trattate, siano esse politiche, economiche ma anche quelle riguardanti i problemi quotidiani delle persone, lo distinguono. Vale il principio che non esistono argomenti banali ma solo argomenti che vengono trattati in modo banale: è quella banalità che Costa ha sempre aborrito. La figura di Costa, rappresenta in maniera netta l’identità della Golfarelli Editore. Chiarezza, approfondimento degli argomenti trattati, coraggio delle proprie opinioni, confronto delle idee senza pregiudizi sono i valori di cui Dossier si rende portavoce. Per questo, il periodico è l’espressione della cultura liberale italiana più autentica. Con questa rivista diamo voce al gotha dell’economia e della politica italiana». Dossier, con la sua edizione interamente dedicata alla terra del suo direttore - come dicevamo - non manca di enfatizzare anche il settore dell’auto. Fabrizio Audino, amministratore delegato della Map, specializzata nella produzione di grandi stampi per carrozzeria, che annovera tra i suoi clienti realtà come Fiat, Audi e Bmw, è un esempio d’eccellenza internazionale.
C’è, poi, il punto sul territorio. Politici, esponenti istituzionali e dell’economia, come Mariella Enoc, presidente di Confindustria Piemonte, e Roberto Cota, presidente della Regione, intervengono con analisi e commenti.

«Ci auguriamo che il Piemonte, grazie al nuovo corso industriale inaugurato da Sergio Marchionne, possa conoscere la ripresa - conclude Golfarelli -. Un risultato valido per tutti. Una determinazione che deve essere da esempio anche alla nostra classe politica e istituzionale».

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