Di Pietro fa un esposto a Grasso: "Il Cav è ineleggibile"

Sbattuto fuori dal parlamento dagli elettori, Di Pietro non molla e continua la crociata contro il Cav. Adesso vuole estrometterlo dal Senato

Di Pietro fa un esposto a Grasso: "Il Cav è ineleggibile"

Antonio Di Pietro torna all'attacco. E il bersaglio non può che essere Silvio Berlusconi. A nome di Italia dei Valori ha inviato al neo presidente del Senato Piero Grasso e alla Giunta per le elezioni di palazzo Madama un esposto per denunciare la ineleggibilità del Cavaliere.

Più che dal parlamento, Di Pietro non riesce proprio a stare lontano da Berlusconi. E, come lui non è riuscito a entrare nei palazzi romani, così vorrebbe che il leader del Pdl venisse escluso. Peccato che alle ultime elezioni politiche Berlusconi sia stato votato da quasi dieci milioni di italiani. Dieci milioni di preferenze che la sinistra vorrebbe gettare al vento. E per farlo vorrebbe tener Berlusconi fuori da Palazzo Madama basandosi su una legge del 1957 che regolamenta i titolari di concessioni pubbliche. Secondo il leader dell'Italia dei Valori, "Berlusconi continua la sua campagna di delegittimazione della magistratura. Anche oggi ci ha regalato la sua dose giornaliera di veleno, attaccando uno dei tre poteri dello Statolla democrazia e vogliamo continuare a rivestire quel ruolo di partigiani della Costituzione, difendendo lo stato di diritto". Vista la scelta di Berlusconi di optare per la circoscrizione del Molise, l’Idv ha portato avanti l’appello di Micromega sull’ineleggibilità del Cavaliere. E, questa mattina, ha inviato un esposto a Grasso e alla Giunta delle elezioni per sottolineare che l’ex premier "è il referente economico di una società concessionaria di frequenze televisive" e che, pertanto, "si trova in condizioni di ineleggibilità al parlamento italiano".

Insomma, non essendo riusciti a far fuori il Cavaliere con le elezioni, ecco che la sinistra le prova tutte - anche calpestando il volere di milioni di italiani. Di Pietro l'ha definita "una battaglia per l'Italia di domani", in realtà è lo scopo di una vita che accomuna la folta schiera di anti Cav. Se non ci riusciranno i dipietristi, ci proveranno i grillini che da giorni promettono le manette per il leader del Pdl.

Se non ci riusciranno i Cinque Stelle, ci proveranno le procure che da anni stanno cercando (invano) di far fuori l'ex premier dall'agone politico. Berlusconi risponde con un avvertimento netto: "Io sono pronto, come vent’anni fa, a non dare il Paese che amo a questi signori della sinistra". Gli anti Cav sono avvisati.

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