Pilota automatico sulla metro rossa: treni più rapidi e frequenti

Un pilota automatico sulle metropolitane della linea 1 per velocizzare le corse. Dopo un anno di lavori per installare i nuovi dispositivi nelle stazioni e sui treni, e dopo i test di sicurezza svolti nelle ore notturne, la commissione interministeriale ha dato l’ok definitivo al piano tecnico. Dal 9 dicembre si parte su tutto il percorso, con una sostituzione progressiva dei vecchi sistemi di guida e segnalamento che andranno completamente in pensione dall’ottobre 2010. Grazie al rinnovamento tecnologico la distanza tra una metropolitana e l’altra non sarà più regolata dai segnali luminosi all’interno delle stazioni, ma radiocomandata con una strumentazione presente su ogni convoglio. Permettendo così di passare dalle 36, massimo 38 corse l’ora a un numero che oscillerà tra le 45 e le 48. Con una riduzione dell’intervallo tra i treni dagli attuali 150 secondi a una media di 90, che in casi di particolare affollamento potrà scendere fino a 70. E incrementando del 40% il traffico sui 26,8 chilometri di binari della linea 1, che conta in tutto 38 stazioni, 68 convogli e 400mila passeggeri al giorno.
La nuova tecnologia è stata fornita da Alstom Transport, il cui responsabile commerciale per le Municipalità, Giuseppe Pandolfo, rivela che «la guida e la regolazione della velocità saranno completamente automatizzate. Il macchinista avrà l’unica funzione di chiudere le porte alle fermate e far ripartire la metropolitana, con l’esclusione dei capolinea dove l’inversione di marcia sarà radiocomandata dalla sala operativa. Per rendere più sicura quest’ultima operazione, monteremo delle porte meccaniche anche lungo le banchine delle tre stazioni di Sesto Fs, Rho e Bisceglie». Grazie al pilota automatico sarà possibile dire addio agli scossoni dovuti a frenate e accelerate, che spesso mettono a rischio l’equilibro e l’incolumità dei passeggeri. «La velocità non sarà più decisa in base agli umori del macchinista - sottolinea Pandolfo -, ma elaborata al computer. Inoltre in caso di contrattempi dovuti a eventi imprevisti che possono causare ritardi, la situazione tornerà alla normalità molto più rapidamente. Il software della sala operativa rallenterà i treni in anticipo e velocizzerà quelli rimasti indietro, per fare in modo che l’intervallo tra chi segue e chi precede ritorni subito omogeneo». Evitando così che alcune carrozze viaggino semivuote e su altre si debba sgomitare per riuscire a salire. I nuovi dispositivi per radiocomandare le metropolitane sono già stati allestiti in tutte le stazioni e su tre treni «teste di serie». «Dal 9 dicembre - osserva Pandolfo - i tre prototipi inizieranno a circolare in orario di servizio, ma senza passeggeri. Fino a ottobre 2010 il sistema sarà misto, poi diventerà completamente radiocomandato».

Un passo che in futuro potrebbe portare alla metropo senza macchinista: occorrono però le porte di banchina in tutte le stazioni. Solo una decina le città nel mondo ha un sistema di segnalamento simile a quello di Milano.

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