La concorrenza delle vendite on-line e dei big del web, il calo dei consumi, il caro energia. Confesercenti dalla sua assemblea annuale fa scattare l'allarme sullo stato di salute degli esercizi commerciali, i piccoli in particolare, che rischiano nei prossimi cinque anni di diminuire di 60mila unità con la perdita di 100mila posti di lavoro.
Il settore, dopo la grande frenata causata dalla pandemia, ora fa i conti con l'impatto dell'inflazione che rischia di fare andare in fumo spese per 7,2 miliardi. Si stringe la cinghia anche per i regali di Natale. Si spenderà meno: in media 197 euro a persona, un budget inferiore rispetto ai 238 euro dello scorso anno con le grandi piattaforme di e-commerce a farla da padrone. I titolari di ristoranti e bar, segnala l'associazione, non sono ancora rientrati dalla condizione di crisi conseguente al Covid. Di qui la richiesta di prorogare le norme sull'occupazione del suolo pubblico per i tavolini all'aperto oltre il 31 dicembre. Possibilità su cui apre Matteo Salvini.
In un questo contesto di difficoltà economica generale Giorgia Meloni, collegata in video con l'assemblea, lancia un messaggio sul cuneo fiscale.
«Abbiamo confermato il taglio del cuneo fiscale al 2% per i redditi fino a 35mila euro, ma abbiamo anche portato il taglio del cuneo al 3% per i redditi fino a 20mila euro. Il nostro obiettivo di legislatura è un taglio del cuneo fiscale di 5 punti fino a 35mila euro di reddito, un terzo lato azienda, due terzi lato lavoratore». Prosegue intanto il lavoro sulla manovra. La maggioranza sta valutando un'ulteriore stretta sui propri emendamenti attraverso delle proposte di modifica «super-segnalate». Una distinzione informale - non verranno stralciate dal fascicolo generale - per distinguere bene le proposte di modifica prioritarie e puntare su una sessantina di emendamenti, tenendo presente che i fondi a disposizione saranno 400 milioni divisi tra i 250 della maggioranza e i 150 dell'opposizione. Forza Italia è in prima linea e sta limando le sue proposte. Tra queste anche l'abbassamento da 60 a 40 euro le spese che si possono fare senza l'obbligo del pos, come annuncia il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. «Sull'innalzamento delle pensioni minime siamo fiduciosi - avverte il capogruppo azzurro Alessandro Cattaneo -. Milioni di anziani vivono con 540 euro, le abbiamo portate a 570, chiediamo di fare uno sforzo per arrivare almeno a 600». La possibile mediazione è pronta: «Ci vuole una copertura pari a un miliardo di euro. Si sta valutando di far decorrere questa misura da una certa età, cioè 75 anni» dice Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera.
Ogni anno in più però equivale a fondi da stanziare e bisogna fare i conti con i calcoli dell'Inps. Le altre priorità azzurre sono la decontribuzione per i nuovi assunti, il bonus Sud, gli investimenti nelle Zes, le zone economiche speciali, il taglio delle liste d'attesa in sanità. Nella maggioranza «c'è in corso un dialogo buono, siamo a lavoro con il Mef per raggiungere l'obiettivo» continua Cattaneo.
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