A marzo 2023 il surplus commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a 8.455 milioni di euro, il più alto da oltre 30 anni.
L'export cresce su base annua del 6,6%. A esclusione dell' energia (-19,9%), la crescita riguarda tutti i raggruppamenti.
Il dato è un segnale positivo per il Governo Meloni: “Nuovo importante record storico per il Made in Italy, al top da 30 anni”, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, “I dati Istat di marzo sul saldo commerciale con i Paesi extra Ue sono una ulteriore significativa conferma della straordinaria vitalità del sistema delle imprese del nostro Paese. Siamo sulla strada giusta. Il sistema Italia appare sempre più come un modello di successo nella nuova economia globale”.
L'import al contrario registra una flessione tendenziale del 28,1%, cui contribuisce la contrazione di tutti i raggruppamenti e, in particolare, di energia (-35,8%).
La crescita più sostenuta riguarda i beni strumentali (+10,6%) e beni di consumo non durevoli (+8,2%). Nel mese il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 e pari a +8.455 milioni (-793 milioni a marzo 2022). Il deficit energetico (-5.326 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-8.546 milioni) mentre l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, pari a 13.780 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a marzo 2022 (7.753 milioni). L'Istat segnala a marzo la crescita tendenziale dell'export verso i paesi Mercosur (+28,0%), Cina (+26,3%), Turchia (+25,4%), paesi Asean (+20,0%) e Stati Uniti (+9,3%), Si riducono le vendite verso Giappone (-9,8%), Svizzera (-9,3%), Regno Unito (-7,9%) e paesi Opec (-3,6%). Le importazioni da tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in forte calo su base annua. Le flessioni tendenziali più ampie riguardano gli acquisti da Russia (-91,7%) e Cina (-34,4%). L'import, commenta l'Istat, "in calo da settembre dello scorso anno, registra un'ulteriore riduzione congiunturale, spiegata per circa due terzi dai minori acquisti di energia e beni intermedi, favorevolmente condizionati dai ribassi dei relativi prezzi. Su base annua, la crescita dell'export rallenta mentre l'import segna una drastica discesa, geograficamente diffusa, cui contribuisce principalmente l'ampia flessione degli acquisti di energia e beni intermedi”.
Una riflessione è stata fatta anche dal Presidente Sergio Mattarella: “L’Italia ha sempre dimostrato di poter stare da protagonista negli interscambi internazionali: l'Italia ha sempre giovato ampiamente dell'apertura dei mercati".
Lo ha detto il presidente della Repubblica nel suo saluto in occasione del convegno "Il valore dell'attività agricola per la qualità della vita del nostro Paese e per la sua immagine internazionale", al Teatro Bonci di Cesena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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