Maggioranza di governo al lavoro sul disegno di legge sulla delega fiscale. Proprio nelle ultime ore è stato fissato alle ore 12 di venerdì 26 maggio prossimo il termine ultimo per la presentazione di emendamenti al ddl per la riforma del fisco in commissione Finanze alla Camera, che esamina in sede referente il testo. Tra le misure su cui sono concentrati i partiti che sostengono l'esecutivo presieduto da Giorgia Meloni ci sarebbe l'eliminazione del superbollo auto, la revisione della Tobin tax e l'aumento della deducibilità per la previdenza complementare.
Via il superbollo auto
Il superbollo (detto anche addizionale erariale sulle tasse automobilistiche) è una imposta indiretta aggiuntiva alla tassa automobilistica che grava sui possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di cose e di persone, che abbiano una potenza superiore a 185 kW. Era stato introdotto per la prima volta nel 1976 sui veicoli alimentati a gasolio. Nel 2005 l’allora governo Berlusconi l'abolì totalmente prima di essere parzialmente reintrodotta nel 2007 durante il Prodi 2. Sarà poi Mario Monti a inserire nuovamente l’intera imposta originaria in occasione della celebre manovra economica del 2011 appena insediatosi a Palazzo Chigi (Decreto "Salva Italia"). Ora l’idea è quello ritoglierlo completamente, come capitò 18 anni fa.
Così potrà cambiare la Tobin tax
La Tobin tax è invece una tassa che prevede di colpire tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli (penalizzando così le speculazioni valutarie a breve termine) e contemporaneamente per procurare entrate da destinare alla comunità internazionale. Il nome deriva dal Premio Nobel per l'economia James Tobin, che la propose nel 1972 poco dopo lo scandalo Watergate in cui rimase coinvolta l'amministrazione Nixon. Più di 50 anni fa l'economista statunitense suggerì un nuovo sistema per la stabilità valutaria internazionale e propose che questo includesse una tassa internazionale sulle transazioni in valuta straniera.
Attualmente in Italia, per le transazioni su azioni, l'aliquota prevista è dello 0,10% sul controvalore del saldo netto positivo di fine giornata per i titoli quotati in mercati regolamentati. È invece dello 0,20% per le azioni negoziate nei mercati non regolamentati (OTC, "Over the Counter"). L'imposta, che si paga soltanto quando si compra un titolo e non quando lo si vende, si applica sui titoli italiani posseduti fino alla giornata successiva. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari sulla Tobin tax le ipotesi sono l'abrogazione o l'inserimento di un'esenzione per le transazioni fuori dai mercati regolamentati.
Gli altri emendamenti nel ddl delega
Tra le proposte allo studio, c'è anche l'aumento della deducibilità per la previdenza complementare. Al momento, i contributi versati alla forma pensionistica complementare sono deducibili fino al limite di 5.164,57 euro all'anno. Tale importo comprende l'eventuale contributo del datore di lavoro e i versamenti che possono essere effettuati a favore dei soggetti fiscalmente a carico per l'importo da questi non dedotto; nonché i contributi versati per reintegrare eventuali anticipazioni già ottenute. Tale limite può arrivare a 7.
746,86 per i lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, per poter recuperare la deducibilità non utilizzata appieno nei primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari. Infine, entro venerdì prossimo, si sta pensando anche alla riduzione dell'Ires e l'abbassamento delle ritenute d'acconto per i lavoratori autonomi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.