Prezzo energia: "Presunti ribassi. Sono ancora il doppio del pre-Covid"

Pellegrino, portavoce di Arte, Associazione reseller trader energia: "Il problema è politico, non vengono prese in considerazione soluzioni a lungo termine a parte i rigassificatori"

Prezzo energia: "Presunti ribassi. Sono ancora il doppio del pre-Covid"
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I prezzi dell'energia in Italia rispetto agli altri paesi dell'Ue scontano un gap superiore. "Noi adesso siamo anestetizzati da questi prezzi che ci sembrano bassi, ma in realtà sono valori doppi, se non tripli, rispetto al periodo pre-covid''. Lo ha detto, Diego Pellegrino, Portavoce di Arte, l'Associazione dei Reseller e Trader dell' Energia in Italia con 140 associati, nell' ambito del convegno organizzato dalla Fondazione Social Economic Development Enrico Mattei a Foligno. Presenti all'incontro autorità politiche e istituzionali, tra cui il Commissario alla Ricostruzione 2016 Guido Castelli, l'assessore regionale all'ambiente Roberto Morroni, Andrea Guerrini componente del Collegio Arera e il Presidente del Gse, Paolo Arrigoni. I saluti sono stati introdotti da Aroldo Curzi Mattei, Presidente della Fondazione. Diego Pellegrino, che ha moderato l'incontro, ha commentato: ''Il problema è politico: non si pensano a soluzioni a lungo termine a parte i rigassificatori che sono stati necessari nel contesto geopolitico europeo".

Serve un corretto mix tra rinnovabili e nucleare

Secondo Pellegrino, "il modo più comune con cui produciamo energia sono le centrali termoelettriche e il problema di queste centrali è che producono gas serra e particolato nocivo in quanto alimentate da combustibili fossili. Serve un corretto mix: fotovoltaico, eolico, nucleare, geotermia, idroelettrico, solare, oltre al corretto utilizzo del fossile per garantire la sicurezza energetica". Per il Portavoce di Arte comunque, "Il problema è politico, non vengono prese in considerazione soluzioni a lungo termine a parte i rigassificatori che si sono resi necessari nel contesto geopolitico europeo ma che comunque dato il loro elevato prezzo non si riusciranno ad ammortizzare perché comunque - per Pellegrino - da qui a dieci anni si arriverà ad una sostenibilità energetica come prevede l'agenda 2030".

Passando all'operatività degli associati di Arte, Pellegrino ha voluto sottolineare come l'equilibrio della filiera viene rispettato dagli operatori-fornitori perché applicano una grande flessibilità nei confronti dei clienti finali mentre le grandi difficoltà sono le regole difficili con cui operare perché - conclude

Pellegrino - gli operatori di energia che rappresento (e non solo) sono assimilati a banche che devono garantire i pagamenti anche in assenza di incasso. in quanto proprio dalle banche veniamo considerati dei clienti a rischio".

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