Via libera del Cdm al decreto accise. Diesel più caro, scende la benzina: cosa cambia

Il decreto sulle accise cambia l’imposizione sui carburanti. Ecco tutte le novità approvate dal governo

Via libera del Cdm al decreto accise. Diesel più caro, scende la benzina: cosa cambia

Il nuovo decreto legislativo sulle accise - che ha ottenuto il via libera in Consiglio dei ministri - ha l'obiettivo di semplificare la normativa e migliorare la gestione fiscale nel settore della produzione e dei consumi. Il decreto modifica il Testo Unico delle Accise (D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504) e interviene su diversi aspetti chiave, il principale dei quali è la revisione delle accise applicate a diesel e benzina.

Allineamento accise su benzina e gasolio

Il decreto prevede un riallineamento progressivo, nell'arco di un quinquennio a partire dal 2025, delle aliquote di accisa su benzina e gasolio per autotrazione. Questo avverrà riducendo gradualmente l'aliquota sulla benzina e aumentando, contemporaneamente e nella stessa misura, quella sul gasolio.

  • Misura della riduzione/aumento: Per ogni anno del periodo di allineamento, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) dovrà individuare la misura della riduzione/aumento dell'accisa in un intervallo compreso tra 1,0 e 1,5 centesimi di euro/litro.

  • Decreto annuale: La rideterminazione delle aliquote di accisa sarà effettuata annualmente con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con i ministri dell’Economia e delle Finanze, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

  • Gasolio commerciale escluso: Gli aumenti dell’accisa sul gasolio non si applicheranno al gasolio impiegato per il trasporto merci e passeggeri (il cosiddetto "gasolio commerciale").

  • Monitoraggio prezzi: La misura della riduzione sarà determinata tenendo conto delle possibili oscillazioni dei prezzi al consumo dei carburanti, che dipendono da fattori esterni come il prezzo internazionale del petrolio.

  • La ratio del provvedimento: “La minore tassazione del gasolio impiegato per autotrazione rispetto a quella della benzina è configurata come Sussidio Ambientalmente Dannoso (SAD) nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli”, si legge nella relazione illustrativa del decreto. Il differente trattamento tributario tra gasolio e benzina impiegati come carburanti, che si concretizza attualmente in 11,1 centesimi di euro/litro di minore tassazione per il primo rispetto alla seconda, “appare oggi non del tutto ragionevole sia in relazione all'attuale configurazione del mercato nazionale dei carburanti - che registra consumi di benzina assai inferiori a quelli del gasolio - sia con riguardo all'impatto negativo che il gasolio ha sull'ambiente in termini di emissioni di CO2”.

Destinazione delle entrate

Una parte delle maggiori entrate derivanti da questo riallineamento sarà destinata al fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale. “Nella giornata di oggi in Cdm va il decreto accise, dove viene deciso che una parte delle entrate viene destinata al rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale”, ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. “Ci auguriamo che nelle prossime settimane si riesca a chiudere il rinnovo del contratto con soddisfazione da parte di aziende e parti sociali”, ha aggiunto.

Rixi ha sottolineato la necessità di una maggiore responsabilizzazione dei territori nella gestione delle risorse: “Il tpl è un tema che gestiscono regioni e comuni, e buona parte di queste aziende sono di partecipazione di regione e comuni. Quindi anche sull'indicazione dell'utilizzo delle risorse abbiamo bisogno che i territori diano il loro assenso e facciano la loro parte”.

La relazione illustrativa del provvedimento spiega anche che le maggiori entrate potranno essere destinate al Fondo per l’attuazione della elega fiscale, cioè per l’abbassamento della pressione fiscale.

Le reazioni dei consumatori

“In Italia le accise valgono oggi 0,728 euro su ogni litro di benzina, e 0,617 euro su un litro di diesel", sottolinea il Codacons. "Un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio equivale ad una maggiore spesa da +0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise”, prosegue la nota. In un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà quindi pari a +14,64 euro ad autovettura, con un aggravio complessivo da +243 milioni di euro annui sulla totalità delle auto diesel circolanti in Italia. In 5 anni la misura costerebbe in totale circa 1,21 miliardi di euro ai proprietari di autovetture alimentate a gasolio, evidenzia l’associazione di consumatori. Di contro, una riduzione di 1 centesimo per le accise sulla verde, comporterebbe un risparmio complessivo per gli automobilisti che possiedono auto a benzina da 249,7 milioni di euro annui, -1,25 miliardi in 5 anni. Se invece l’aumento delle accise fosse di 1,5 centesimi, la maggiore spesa per un pieno di diesel, considerata anche l’Iva, sarebbe di 0,915 euro, +21,96 euro all’anno nell’ipotesi di due pieni al mese, con un aggravio complessivo da +364,5 milioni di euro annui sulle famiglie che possiedono autovetture diesel, +1,82 miliardi in 5 anni, aggiunge Codacons. Tuttavia, una identica riduzione da 1,5 centesimi sulla benzina comporterebbe un risparmio da 374,5 milioni di euro annui per la platea di automobilisti con vetture alimentate a verde, -1,87 miliardi di euro in 5 anni. Di qui la richiesta di un riallineamento sostanziale delle accise.

Soggetto Obbligato Accreditato (SOAC)

Un'altra novità rilevante è l'introduzione della figura del SOAC, un operatore economico riconosciuto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la sua affidabilità fiscale. Il decreto delinea quattro nuove categorizzazioni di SOAC:

  • SOAC-PE (prodotti energetici)

  • SOAC-BA (bevande alcoliche)

  • SOAC-T (tabacchi)

  • SOAC-GE (gas-energia elettrica)

L'accesso alla qualifica di SOAC è subordinato al rispetto di specifici requisiti, tra cui l'assenza di sanzioni penali e il possesso di adeguate referenze bancarie. I SOAC potranno beneficiare di esoneri dagli obblighi di prestare cauzione e di semplificazioni degli adempimenti contabili e amministrativi.

Disciplina della cauzione

Il decreto rivede la disciplina della cauzione per i depositi fiscali, con alcune importanti modifiche:

  • Esenzioni: Le amministrazioni statali e gli enti pubblici sono esonerati dall'obbligo di prestare cauzione.

  • Esonero per soggetti affidabili: L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha la facoltà di esonerare dall'obbligo di prestare cauzione i soggetti affidabili e di notoria solvibilità. L'affidabilità è valutata sulla base di referenze bancarie e della valutazione del rischio di insolvenza.

  • SOAC: I Soggetti Obbligati Accreditati (SOAC), in base al livello di affidabilità (Base, Medio, Avanzato), possono beneficiare di esoneri parziali o totali dalla cauzione.

  • Adeguamento cauzione: I soggetti obbligati adeguano l’importo della cauzione entro il primo mese successivo al trimestre di riferimento in modo che la stessa cauzione risulti non inferiore alla media aritmetica dell’accisa dovuta nei tre mesi precedenti, dandone comunicazione all’Agenzia delle dogane e dei monopoli entro dieci giorni dalla data dell’adeguamento.

  • Percentuali di esonero SOAC: In relazione alla richiesta di accesso al beneficio, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli riconosce al SOAC le seguenti percentuali di esonero: a) 30% per il SOAC di livello base; b) 50% per il SOAC di livello medio; c) 100% per il SOAC di livello avanzato.

Modifiche all'imposizione su gas naturale ed energia elettrica

Il decreto introduce diverse modifiche riguardanti l'imposizione su gas naturale ed energia elettrica.

  • Gas naturale: Vengono definite le modalità di tassazione per usi domestici e non domestici. È considerato uso domestico l'impiego del gas naturale destinato alla combustione in unità immobiliari aventi una funzione abitativa e loro pertinenze. Sono considerati usi non domestici gli impieghi del gas naturale diversi da quelli domestici.

  • Energia elettrica: Sono specificate le esenzioni e le aliquote applicabili in diversi contesti, inclusi gli impianti da fonti rinnovabili e l'uso promiscuo. È esente dall’accisa l’energia elettrica consumata per qualsiasi applicazione nelle abitazioni di residenza anagrafica degli utenti, con potenza impegnata fino a 3 kW, fino ad un consumo mensile di 150 kWh.

  • Fatturazione si sostituisce il meccanismo di acconto mensile basato sui consumi dell'anno precedente con un sistema basato sull'accisa dovuta sui quantitativi di gas naturale indicati nelle bollette o fatture del mese precedente. Anche per l'energia elettrica si prevede un sistema simile, basato sui dati relativi all'elettricità effettivamente fatturata in ciascun mese.

Semplificazioni

Si prevede una semplificazione degli adempimenti per la gestione dei prodotti alcolici ad accisa assolta, sostituendo il rilascio della licenza fiscale con una comunicazione di avvio delle attività di vendita.

Vengono anche introdotte disposizioni per soggetti che partecipano alla distribuzione dell'energia elettrica, richiedendo loro di comunicare la propria attività all'Agenzia e presentare una dichiarazione annuale riepilogativa

Altre Disposizioni

Il decreto interviene anche in altri ambiti:

  • Oli lubrificanti e bitumi di petrolio: Sono sottoposti ad imposta di consumo con l’aliquota stabilita anche se ottenuti da rigenerazione di oli usati (rispettivamente euro 787,81 per mille chilogrammi per i lubrificanti e 30,99 euro per mille chilogrammi per i bitumi). Si tratta di una penalizzazione dei prodotti che generano emissioni clima-alteranti come previsto dalla delega fiscale.

  • Rivendite di tabacchi: Nuove disposizioni per il rilascio delle concessioni relative alle rivendite di tabacchi, con attenzione all'ottimizzazione e razionalizzazione della rete di vendita.

  • Durata autorizzazioni tabacchi: La durata delle autorizzazioni è estesa a quattro anni, con possibilità di rinnovo. Le autorizzazioni in corso al 1° gennaio 2026 sono prorogate di due anni.

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