Urso: anche in Italia Stellantis deve produrre un milione di auto

L'intervento del ministro Adolfo Urso al forum organizzato nella masseria pugliese di Bruno Vespa. Tra i temi discussi automotive, terre rare e Ilva

Il ministro Adolfo Urso
Il ministro Adolfo Urso
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“Noi diamo gli incentivi a Stellantis che è una multinazionale italo francese, che però produce un milione di autovetture in Francia e 473 mila in Italia. Questo non va bene, deve produrne un milione anche qui”, dice Aldolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al forum nella masseria di Bruno Vespa a Manduria (Taranto).

Secondo il ministro per ogni dossier lo Stato deve essere “stratega”, dettando la linea e intervenendo dove necessario. Quando è nata Stellantis - ha ricordato - è sorta fra due concezioni industriali: in Italia lo Stato non interviene nel capitale, in Francia interviene ma chiede di decidere e entra nel capitale. E questo, secondo Urso, equivale a dire che le risorse pubbliche servono quando servono, mentre quando ci sono i guadagni se li ripartiscono gli azionisti.

Attenzione anche per Ilva. Il ministro annuncia che con il decreto di qualche mese fa è ora possibile, per lo Stato, aumentare la partecipazione di Invitalia facendola diventare azionista di maggioranza. Così da far aumentare la produzione del siderurgico riportando la fabbrica d’acciaio di Taranto ad essere la più grande d’Europa.

Urso non nasconde di non avere simpatie per il partner privato, ArcelorMittal. Secondo il ministro sbagliò Calenda, durante il governo Renzi, a vendere Ilva a una multinazionale quando c’era un’azienda italiana che partecipò alla gara (e che però sciolse la cordata subito dopo senza aspettare il rilancio). Urso spiega anche che può rivelare gli accordi parasociali tra Invitalia e ArcelorMittal, ma dice che sono stati modificati rispetto al 2020.

A lui risponde Giuseppe Conte subito dopo, dicendo che l’attuale governo ha interrotto la sua strategia su Ilva. Anche se fu proprio il governo Conte a fissare l’attuale piano industriale a 8 milioni di tonnellate con due altoforni e due due forni elettrici.

Il ministro Urso annuncia che l’Europa ha detto che gli stati dovranno ridurre la dipendenza dalla Cina a non più del 65 per cento, mentre dovremo renderci autonomi per il 10 per cento sull’estrazione di materie rare.

Ma mentre in Cina occorrono appena tre mesi per aprire un nuovo giacimento, in Europa servono 15 anni. E quindi sarà necessario iniziare subito a trivellare per cercare le risorse nel sottosuolo italiano, trovandosi soprattutto in aree protette.

Conte, sorprendentemente, ha detto di essere d’accordo su questo punto.

Su Industria Italiana Autobus, il cui cda si è appena dimesso, Urso dice che fu un errore statalizzarla affidandola a Leonardo e Invitalia. Per questo motivo siamo in ritardo con gli autobus elettrici.

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