"La Cia ha rubato le elezioni". La strana teoria del candidato trumpiano

Mac Warner, candidato governatore della West Virginia, sostiene che la Cia abbia eseguito "un'operazione psicologica" per favorire la vittoria di Biden nel 2020

"La Cia ha rubato le elezioni". La strana teoria del candidato trumpiano
00:00 00:00

Sugli effetti dell’ingresso di Donald Trump nella politica degli Stati Uniti si è scritto tanto ma una delle sue conseguenze più dirompenti destinata a permanere ben oltre la prossima tornata elettorale è la diffusione tra i sostenitori del tycoon di teorie complottiste sul regolare funzionamento della democrazia a stelle e strisce. A riprova di ciò arrivano le dichiarazioni di Mac Warner, candidato governatore della West Virginia, uno degli Stati americani più poveri, secondo il quale le elezioni presidenziali del 2020 sono state “rubate dalla Cia”.

Il politico repubblicano sostiene che l’Agenzia di Langley abbia messo in piedi un’”operazione psicologica” per manipolare le votazioni. Tutto ruoterebbe attorno ad una lettera firmata tre anni fa da decine di funzionari dell’intelligence Usa approvata dall’ex vicedirettore della Cia Mike Morell nella quale, pochi giorni prima dell’apertura dei seggi, si affermava che la storia del ritrovamento del laptop di Hunter Biden “dimenticato” in un negozio di computer fosse legata ad un'azione di disinformazione condotta dai russi. Una teoria rivelatasi errata solo molto tempo dopo ma che nel frattempo aveva portato la gran parte della stampa Usa a liquidare una notizia che avrebbe potuto rappresentare per i democratici la temuta "October surprise". Di qui le accuse di molti repubblicani che sospettano ancora oggi un intervento in mala fede degli uomini della Cia.

Warner, ex militare proveniente da una famiglia politicamente attiva, al momento ricopre la carica di Segretario di Stato della West Virginia, e non è la prima volta che rilascia affermazioni controverse. La sua ultima uscita è avvenuta nel corso di un dibattito per le primarie repubblicane previste a maggio dell’anno prossimo che nomineranno l’esponente ufficiale del Gop in vista dell’election day di novembre. E gli sfidanti di Warner non sono meno trumpiani di lui. L’imprenditore Chris Miller ritiene “possibile” che le elezioni siano state rubate mentre il procuratore generale Patrick Morrisey nel 2020 ha firmato una causa federale al fine di invalidare i risultati dello spoglio delle schede in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

Anche se non sarebbe tra i favoriti, Warner ha incassato il sostegno di alcune personalità vicine al tycoon grazie alla sua incessante adesione alla teoria dello Stop the steal propugnata dall’ex presidente. Trump non ha mai pronunciato un vero discorso di accettazione della sconfitta e per settimane ha invece cercato di ottenere il blocco della certificazione dei risultati. Pesanti le conseguenze provocate dalla sua condotta. Tra queste l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 da parte dei suoi sostenitori più infervorati, un secondo impeachment alla Camera e un processo, ancora in corso, per il suo tentativo di sovvertire il risultato in Georgia.

Il miliardario, che si prepara adesso alla rivincita, non è comunque il solo a pensare che le elezioni del 2020 siano state truccate. Un sondaggio effettuato qualche mese fa dalla Cnn riporta infatti che quasi il 70% dei simpatizzanti repubblicani ritiene illegittima la vittoria di Joe Biden.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica