Mentre Washington tira dritto sulla nuova politica tariffaria, l'Europa attende il suo destino. L'Unione si lega al dito la minaccia dell'aumento dei dazi doganali imposti dagli Stati Uniti, definendo la scelta dannosa per tutte le parti. Bruxelles ribadisce fermamente che tariffe basse promuovano la crescita e la stabilità economica - sottolinea la Commissione - e "reagirà con fermezza se sarà presa di mira da tariffe doganali ingiuste".
I dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai prodotti di Canada, Cina e Messico "non sono la strada giusta. I consumatori pagheranno per questo", sostiene Klaas Knot, membro del Consiglio direttivo della Bce, in un'intervista al programma tv olandese Buitenhof. "Una guerra commerciale in realtà ha solo perdenti", ha aggiunto, sottolineando che le misure restrittive del commercio non arrivano solo dagli Stati Uniti, “anche noi in Europa possiamo averne un po'”.
Non si arresta, tuttavia, la bagarre interne. "Questa sarà l'età dell'oro dell'America! Ci sarà qualche dolore? Sì, forse (e forse no!). Ma renderemo l'America di nuovo grande, e tutto vale la pena per il prezzo che dovrà essere pagato. Siamo un Paese che ora è gestito con buon senso - e i risultati saranno spettacolari!!!", scrive il presidente Usa sul suo social network Truth riferendosi alle misure draconiane contro Canada, Messico e Cina, che hanno promesso ritorsioni. In risposta, sia Ottawa che Città del Messico hanno affermato di stare preparando tariffe simili sui prodotti statunitensi, mentre la Cina minaccia di adottare "le contromisure necessarie per difendere i propri legittimi diritti e interessi".
Tantomeno il neopresidente Trump intende mollare sul fatto che il Canada diventi il 51mo Stato degli Usa. "Paghiamo centinaia di miliardi di dollari in sussidi al Canada. Perché? Non c'è un motivo. Non abbiamo bisogno di nulla di ciò che hanno loro", ha scritto Trump su Truth. "Senza questi massicci sussidi, il Canada cessa di esistere come Paese", ha proseguito Trump, ribadendo che "il Canada dovrebbe diventare il nostro amato 51mo Stato. Tasse molto più basse e una protezione militare di gran lunga migliore per il popolo canadese - E nessun dazio".
La nuova politica tariffaria ora rischia di infuocare il dibattito interno, con il Wall Street Journal che ha bollato le misure come una "guerra stupida". "La 'Lobby anzi dazì, guidata dal globalista e sempre sbagliato Wall Street Journal, sta lavorando duramente per giustificare Paesi come Canada, Messico, Cina e troppi altri da nominare, che da anni truffano l'America che dura da decenni, sia per quanto riguarda commercio, criminalità e droghe velenose che possono circolare liberamente in America.
Quei giorni sono finiti! Gli Usa hanno grandi deficit con Canada, Messico e Cina (e quasi tutti i paesi!), devono 36 trilioni di dollari e non saremo più il 'Paese stupidò", ribatte Trump in un post attaccando il quotidiano che lo aveva criticato sui dazi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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